Giochi, Google investe 120 milioni di dollari su piattaforma cinese di Esports. Nel 2018 mercato mondiale raggiungerà 1,6 miliardi di dollari

Google punta sugli esports e investe 120 milioni di dollari nella piattaforma di gioco mobile cinese live-stream ‘Chushou’. Un mossa dettata anche dal desiderio di penetrare nel mercato cinese, dove il motore di ricerca del colosso statunitense è bloccato dalle autorità di censura dal 2012. Fondata nel 2015, Chushou è una piattaforma online di esports – i tornei professionistici di videogames – in cui gli utenti possono trasmettere in streaming le loro partite. Il servizio può contare su circa 8 milioni di giocatori e 250.000 live stream al giorno. Google aiuterà l’azienda cinese a espandere i propri servizi per rivolgersi a più giocatori, soprattutto oltreoceano. Le piattaforme di gioco live streaming sono una forma popolare di esports in Cina, parte di un settore in forte crescita. “Chushou ha costruito una piattaforma impressionante, con una base dedicata e in rapida crescita di creatori di contenuti e consumatori, con piani di espansione intelligenti”, ha dichiarato Frank Lin, che supervisiona lo sviluppo aziendale di Google in Asia. Quello negli esports è il secondo investimento effettuato da Google in una startup cinese negli ultimi anni: nel 2015 la compagnia statunitense ha preso una quota di minoranza di una startup di intelligenza artificiale (AI) di Pechino.
Nel 2017 il giro d’affari a livello mondiale degli Esports ha raggiunto quota 1,5 miliardi di dollari, raddoppiando quanto totalizzato nel 2016 (700 milioni di dollari, 365 milioni solamente in Europa), con una platea planetaria di 300 milioni di spettatori. Secondo le stime degli analisti, nel 2018 si raggiungeranno 1,6 miliardi di dollari, che saliranno poi a 1,8 miliardi nel 2019 fino ai 2,3 miliardi di dollari al 2022, con una crescita del +53%. cr/AGIMEG