Giochi: da Carducci a Fiorentino, tutte le bocciature eccellenti nella corsa alla poltrona di Vicedirettore ADM Area Monopoli

Mancanza di capacità di visione e di guida strategica, incoerenza con le caratteristiche e le complessità della posizione interessata, non approfondita esperienza operativa. Sono soltanto alcune delle motivazioni che hanno tagliato fuori 42 candidati dalla corsa al ruolo di Vicedirettore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Area Monopoli, incarico assegnato nei giorni scorsi ad Alessandro Aronica. Il Comitato di Gestione, presieduto dal direttore delle Dogane Giuseppe Peleggi, per ognuno dei candidati ha reso noto i limiti dei rispettivi curricula per poter ricoprire un tale incarico. Nella delibera dell’ADM si sottolinea “che hanno nei termini manifestato la propria disponibilità per la copertura della posizione dirigenziale di prima fascia di Vicedirettore area monopoli 43 candidati, tra i quali due dirigenti di prima fascia appartenenti al ruolo di questa Agenzia: il dott. Fabio Carducci e l’ing. Roberta De Robertis”. Pur se connotate da ampie esperienze manageriali, le due professionalità “risultano non del tutto coerenti con le caratteristiche e le complessità della posizione interessata, in quanto alla stessa fanno capo funzioni di sviluppo e di regolazione del settore tabacchi e del settore giochi, per le quali si richiedono capacità di visione e di guida strategica che non paiono pienamente attestate da curricula tecnico specialistici, sia pure di tutto rilievo”.
Tra le candidature figuravano anche quelle di due dirigenti di seconda fascia dell’Agenzia: l’ing. Francesco De Donato e la dott.ssa Lucrezia La Rocca. La candidatura del primo non è stata presa in considerazione in quanto lo stesso “verrà collocato a riposo per dimissioni il 1° agosto 2015”, mentre “la professionalità dalla dott.ssa La Rocca – connotata da esperienze manageriali di lungo periodo, per lo più maturate in posizioni dirigenziali non apicali e in ambiti operativi assai distanti da quelli che fanno capo alla posizione di vertice in questione – non è affatto coerente con le caratteristiche e le complessità tipiche della posizione di Vicedirettore area monopoli”.  Tagliato fuori anche Mario Fiorentino, dirigente generale del Ministero dello sviluppo economico, il cui curriculum vitae dà conto di una professionalità caratterizzata da esperienze manageriali di lunga data, maturate in amministrazioni diverse, ma non “coerente con le caratteristiche e le complessità della posizione interessata”.
Per il Comitato di Gestione le candidature più rilevanti ai fini dell’incarico erano quelle “riferite al dott. Alessandro Aronica, al dott. Roberto Fanelli, all’ing. Alessandro Marini e al dott. Italo Volpe. “La candidatura del dott. Marini è di contenuto profilo e priva di coerenza con le funzioni affidate al Vicedirettore area monopoli”, mentre si è ritenuto di “non poter selezionare la candidatura del dott. Volpe per essere la stessa fortemente connotata dalla pur elevatissima preparazione giuridica, non integrata peraltro da una altrettanto approfondita esperienza operativa né dall’assolvimento di incarichi di rilievo generale e strategico in strutture di grandi dimensioni”. Dovendo scegliere tra i due candidati rimasti, Alessandro Aronica e Roberto Fanelli, “tra le due candidature può esser preferita quella del dott. Aronica il cui curriculum vitae dà conto di competenze acquisite in contesti operativi molto eterogenei e di esperienze professionali ampie e consistenti, maturate nell’ambito di istituzioni quali la COVIP – Autorità amministrativa indipendente avente compiti di regolazione e vigilanza non dissimili, in linea di principio, da quelli che vanno affrontati e portati a compimento in veste di Vicedirettore area monopoli – e, anche, alla guida di strutture apicali da ultimo, per molti anni presso questa Agenzia”. Per il Comitato di Gestione dunque la candidatura di Aronica risulta più delle altre “rispondente alle caratteristiche della posizione di Vicedirettore area monopoli e idonea a garantire l’apporto di quel quid pluris auspicato dal legislatore”. cr/AGIMEG