Giochi, cresce del 9% il fatturato di Sisal del primo trimestre. Bene i ricavi dei servizi di pagamento, i giochi risentono della tassa sulle slot

Il Gruppo Sisal chiude il primo trimestre del 2015 con un fatturato in crescita dell’8,7% (3,8 miliardi). In contrazione i ricavi (191,2 milioni, -8,8%) nonostante la buona performance dei servizi di pagamento (34,3 milioni, +13,2%). Questo segmento in partiocolare adesso assicura il 17,9% dei ricavi complessivi, nello stesso trimestre del 2014 era al 14,4%. I giochi si attestano invece a 113,8 milioni (-10%), un risultato su cui ha influito pesantemente la tassa sugli apparecchi da intrattenimento (le concessionarie e la filiera sono state chiamate a pagare complessivamente 500 milioni di euro) introdotta con la legge di Stabilità. Le slot e vlt di Sisal hanno infatti assicurato ricavi per 85,7 milioni di euro, il 13,7% in meno di un anno fa. In  contrazione anche i giochi numerici a totalizzatore (SuperEnalotto, WinForLife, etc.) che valgono 10,3 milioni di euro (-12,9%). In forte espansione invece (+28,9%) le scommesse virtuali che raggiungono gli 8,1 milioni di ricavi. Crescita a due cifre anche per l’online (6,6 milioni, +12,2%), mentre le scommesse ippiche guadagnano il 3,2%  (2,7 milioni). Il bingo perde il 30,5%, ma in termini assoluti la contrazione è marginale (da 0,4 a 0,3 milioni). I giochi sportivi a totalizzatore infine si attestano sui livelli di un anno fa (0,2 milioni). Sisal dedica una categoria a parte le scommesse sportive a quota fissa che nel primo trimestre del 2015 hanno subito una contrazione del 29,2% (22,9 milioni), in questo caso è stato il periodo di confronto a mettere a segno una performance particolarmente positiva. Per quanto riguarda le altre voci dei ricavi, i diritti dalle reti di vendita hanno assicurato 18,9 milioni (-1,4%), le altre risorse 1,3 milioni (-12,4%). I costi complessivi sono calati dell’8,6% (104,6 milioni), in forte contrazione ad esempio i costi della rete di vendita dei giochi (57,4 milioni, -16,4%), voce su cui ha influito – anche in questo caso – la tassa dei 500 milioni introdotta con la legge di Stabilità. rg/AGIMEG