Giochi, Antimafia: al via lavoro Comitato su “mafia e sport”. Vaccari (PD): “Interesse criminalità non limitato solo a scommesse e partite truccate”

Inizia oggi il lavoro del IX Comitato dell’Antimafia che si occuperà per le prossime settimane di “Mafia e manifestazioni sportive”. Al centro del lavoro del comitato – presieduto da Marco Di Lello (Pd), segretario della Commissione Antimafia, vice Angelo Attaguile (Lega) – i rapporti tra la criminalita’ e le tifoserie. Tra coloro che verranno auditi nelle prossime settimane, ci sara’ sicuramente l’attuale procuratore generale della Figc, Pecoraro e il suo ex Palazzi e dirigenti del mondo del calcio. Verranno ricevuti a breve anche i magistrati che indagano su questo filone, a partire da quelli di Torino e Napoli.
Non e’ la prima volta che la commissione parlamentare antimafia si occupa delle infiltrazioni della criminalita’ nello sport. Nella Relazione sulle infiltrazioni mafiose nel gioco lecito e illecito, approvata in questi giorni da Camera e Senato, un paragrafo è dedicato proprio a quello che viene definito “un fenomeno a margine del mondo dei giochi e delle scommesse propriamente dette, ma non per questo non meno inquietante: il sempre piu’ netto interesse di soggetti vicini alla criminalita’ organizzata a far parte
dell’organigramma societario di alcune squadre di calcio, in particolare quelle impegnate nei campionati minori”. “L’interesse delle organizzazioni mafiose nel mondo del calcio – si legge nella Relazione del senatore Pd Stefano Vaccari – non e’ limitato solo al giro delle scommesse e delle partite truccate, bensi’ rappresenta un utile volano per acquisire consenso elettorale, economico e finanziario. E’ soprattutto il calcio delle serie minori ad attirare gli appetiti delle cosche, consentendo loro di stringere piu’ forti legami con il territorio e, in particolare, con l’imprenditoria locale cui impone, in alcuni casi, il “pizzo” sotto forma di sponsor della squadra locale di calcio o altre forme di sostegno finanziario non volontarie”. lp/AGIMEG