Giochi 2012, crollo nella seconda metà dell’anno, in calo spesa dei giocatori ed entrate erariali

Il 2012 si chiuderà per i giochi con una raccolta pari a circa 84 miliardi di euro e registrerà  così un +4,5 % rispetto ai circa 79 miliardi raccolti nel 2011. Si tratta di un dato sorprendente, ampiamente al di sotto delle aspettative. A giugno infatti il mercato del gioco Made in Italy faceva segnare un +23,7% rispetto al primo semestre 2011 e quindi il +4,5% con il quale il segmento chiuderà a fine anno delinea un vero e proprio crollo nella seconda parte del 2012. In pratica, con un anno e mezzo di ritardo, la crisi ha iniziato ad insinuarsi anche nel settore della dea bendata. E non c’è stata solo la frenata della raccolta, perché già ad aprile la spesa effettiva dei giocatori (cioè la differenza tra quanto speso e quanto rientrato sotto forma di vincite) aveva fatto segnare un valore tendenziale negativo.  A fine anno la spesa effettiva dei giocatori sarà di poco superiore ai 17 miliardi, cioè o,tre il 4% in meno rispetto ad 2011. All’erario andranno invece circa 8,4 miliardi di euro: un 2,9% in meno rispetto agli 8,6 miliardi del 2011 causato principalmente dalla presenza nei nuovi giochi introdotti sul mercato di un forte payout, la percentuale di vincita per i giocatori, che crea una sorta di disfunsione tra raccolta, introiti erariali e spese dei giocatori. Il calo della raccolta registrato dai giochi tradizionali si è dimostrato dunque decisivo per l’erario che perderà circa 250 milioni di euro. eg/AGIMEG