DPCM, al Tar Lazio nuovo ricorso contro chiusure sale giochi, sale scommesse, bingo e corner: “Per Cts attività di gioco a rischio medio alto e con complessità nella prevenzione dei contagi”

Il Tar Lazio affronta nuovamente la questione della riapertura delle sale giochi, sale scommesse, sale bingo e corner: è stato discusso questa mattina in videoconferenza il ricorso di una sala da gioco contro i vari DPCM che dispongono la chiusura delle attività per scongiurare la diffusione del Covid. Nelle scorse settimane il Collegio aveva anche imposto al Consiglio dei Ministri di depositare i verbali del Comitato Tecnico Scientifico di febbraio per comprendere le ragioni della chiusura. Il 27 febbraio, in particolare, il CTS evidenziava una serie di fattori di rischio:

“La classificazione del rischio per tale attività produttiva già utilizzata dal CTS in tutte le fasi di rilascio delle misure contenitive per tale settore ATECO risulta di livello medio alto, con caratteristiche elevate per il rischio di aggregazione che si svolgono esclusivamente in locali al chiuso” si legge ad esempio nel verbale. “Tali esercizi che, come esplicitato, si svolgono quasi esclusivamente in spazi confinati per la connotazione intrinseca dell’organizzazione delle attività di gioco, presentano notevoli complessità nella prevenzione del contagio, anche per le numerose evidenze di utilizzo di superfici di contatto promiscuo. Un ulteriore elemento di complessità è legato alle attività statico-dinamiche dei lavoratori e dei clienti senza la possibilità di previsione dell’utilizzo della mascherina da parte di tutti i presenti negli ambienti, anche in relazione al consumo di alimenti e bevande e del fumo di tabacco che avviene nei locali da gioco”. Si attende adesso l’ordinanza con cui il Tar deciderà se sospendere o meno i DPCM. lp/AGIMEG