Decretone, Garavaglia (Mef) respinge le accuse del Servizio Bilancio sulle coperture economiche derivanti dai giochi

Decretone, Garavaglia (Mef): Abbiamo i dati delle vincite del 10eLotto. Precise le stime sull’aumento della tassazione

“Le vincite conseguite al gioco 10&lotto non sono disponibili in alcuna «Banca Dati» ma sono state verificate dai documenti contabili elaborati dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli”. Nel 2018 hanno raggiunto i “4.381.158.253 euro e, conseguentemente, ogni punto percentuale di ritenuta – della tassa sulle vincite, NdR – è pari a euro 43.811.582″. Di conseguenza si può confermare la stima effettuata del Governo, per l’anno 2020, di maggior gettito di circa 132 milioni di euro”. Lo ha detto ieri, intervenendo in Quinta Commissione del Senato, il sottosegretario all’Economia Massimo Garavaglia, rispendendo alle censure sollevate dal Servizio Bilancio del Senato sulle coperture economiche del decreto su reddito di cittadinanza e quota 100. In sostanza, per il Servizio, le la cifra ipotizzata dal Governo dovrebbe essere dimezzata, visto che non c’è alcuna banca dati da cui ricavare le sole vincite del 10eLotto, e che la diminuzione del gettito di altre imposte attenuerà gli effetti dell’aumento della tassa sulla fortuna. Garavaglia ha ribadito quindi “che la stima si riferisce al solo gioco oggetto dell’intervento normativo e cioè al «10&lotto» e ai relativi giochi opzionali e complementari”; resta escluso quindi il Lotto tradizionale. rg/AGIMEG

Decretone, Garavaglia (Mef): La raccolta del 10eLotto non risente dell’aumento della tassazione

“Il solo gioco del lotto ha segnato nell’anno 2018 una significativa diminuzione ampiamente compensata dall’incremento della raccolta relativa al gioco 10&lotto”. Lo ha detto ieri, intervenendo in Quinta Commissione del Senato, il sottosegretario all’Economia Massimo Garavaglia riferendosi al calo della raccolta determinato dall’aumento della tassa sulla fortuna deciso con la manovra correttiva del 2017. Garavaglia, dopo le censure sollevate dal Servizio Bilancio, ha in sostanza difeso le stime del Governo: con il decreto su quota 100 e reddito di cittadinanza, l’aliquota per il solo 10eLotto ha subito un nuovo aumento. Nella relazione tecnica della manovra correttiva, il Governo metteva in conto “una diminuzione della raccolta dei giochi numerici a quota fissa pari al 2 per cento, soprattutto in relazione ai possibili effetti dell’incremento sulle ritenute che avrebbero potuto determinarsi relativamente al solo gioco del lotto, non del «10&lotto». Ciò in quanto tale intervento avrebbe depresso il pay out dei giochi numerici a quota fissa e il pay out del gioco del lotto è significativamente più basso di quello del «10&lotto” ha spiegato Garavaglia. Secondo il Servizio Bilancio, le stime del Governo andrebbero dimezzate, visto che l’aumento della tassa sulla fortuna provocherà la contrazione di altre tasse. Per Garavaglia, al contrario, il 10&lotto “segna un incremento annuale costante ed infatti non sono stati considerati effetti connessi a riduzione di gettito a titolo di I.R.E.S. e I.R.A.P. proprio perché si è ipotizzato che l’aumento dell’aliquota della ritenuta sulle vincite possa determinare solamente un rallentamento della crescita sulla raccolta del gioco, ma non una flessione della domanda senza, quindi, alcun effetto deflattivo sui ricavi dei concessionari”. Per quanto riguarda invece le leggi regionali e i regolamenti comunali sul gioco: “tali politiche restrittive, sin ora, non hanno generato effetti significativi sul comparto dei giochi numerici a quota fissa e, in generale, che la relazione tecnica si riferisce, come d’uopo, alle specifiche misure previste dal provvedimento legislativo in esame e non può tenere conto degli impatti ultronei derivanti da diverse misure normative che, in ogni caso, produrrebbero gli effetti loro propri senza però influire su quelli derivanti dalle disposizioni in oggetto”. rg/AGIMEG

Decretone, Garavaglia (Mef): Aumento Preu non colpisce i giocatori e quindi non penalizza la raccolta

“I numerosi incrementi del prelievo erariale – sulle newslot, NdR – che si sono succeduti nel recente passato non comportano riduzioni di raccolta in quanto l’aumento PREU, ove non accompagnato da una riduzione del pay out, incide soltanto sulla filiera e non influenza il costo del gioco e, quindi, resta irrilevante per i giocatori”. Lo ha detto ieri, intervenendo in Quinta Commissione del Senato, il sottosegretario all’Economia Massimo Garavaglia replicando alle censure sollevate dal Servizio Bilancio sulle coperture economiche del decreto che introduce quota 100 e reddito di cittadinanza. rg/AGIMEG

Decretone, Garavaglia (Mef): Sulla lotta all’illegale abbiamo stimato solamente l’aumento del gioco legale

“La relazione tecnica non stima il recupero coattivo delle imposte sottratte all’erario (per effetto degli interventi repressivi), ma, più semplicemente, l’incremento della raccolta legale derivante all’inasprimento delle pene per il gioco illegale, cioè l’effetto sostitutivo del mercato legale a quello illegale”. Lo ha detto ieri, intervenendo in Quinta Commissione del Senato, il sottosegretario all’Economia Massimo Garavaglia replicando alle censure sollevate dal Servizio Bilancio sulle coperture economiche del decreto che introduce quota 100 e reddito di cittadinanza. Il Servizio Bilancio ha osservato che non è possibile stimare gli effetti delle disposizioni per contrasto al gioco illegale, e quindi sarebbe meglio non iscrivere a bilancio alcun aumento del gettito. rg/AGIMEG