Cassazione conferma condanna titolare Ctd StanleyBet per aver sottratto incasso al bookmaker. StanleyBet: “Ennesima sentenza che ci equipara a ogni altro concessionario”

La Seconda Sezione Penale della Corte di Cassazione conferma la condanna per appropriazione indebita di un titolare di un Ctd StanleyBet che aveva provato a sottrarre l’incasso delle scommesse al bookmaker. L’uomo aveva cercato di far leva sul fatto che il bookmaker operasse senza concessione italiana, e quindi in maniera illegale. Ma la Cassazione sottolinea che la Corte d’Appello nelle sentenza ha richiamato “le pronunce giurisdizionali che avevano accertato l’illegittima esclusione” dai bandi di gara. Per la Suprema Corte, inoltre, non ha alcun peso il fatto che le somme sottratte fossero il frutto di un eventuale reato. Ha rilievo solamente il fatto che il soggetto che commette l’appropriazione abbia ottenuto lecitamente la somma di denaro o l’oggetto e poi si sia rifiutato di restituirla (altrimenti se l’ha ottenuta ad esempio con un’estorsione, risponderà di questo reato). “La vicenda ci era ben nota e conferma, in relazione alla materia ora in giudicato definito tramite la sentenza della Cassazione, che la StanleyBet, per questo tipo di problematiche è equiparabile a ogni altro concessionario”. E’ quanto fanno sapere a Agimeg fonti dell’ufficio legale di StanleyBet. lp/AGIMEG