Caso Bplus, il ricorso contro l’ultima interidittiva verrà discusso nel merito a marzo. La compagnia intanto prepara l’appello per ottenere un risarcimento

Tar Lazio, la Prima Sezione affronterà direttamente nel merito – l’udienza si terrà il 12 marzo prossimo – il ricorso intentato da Bplus contro l’interdittiva antimafia emessa dalla Prefettura di Roma il 1 dicembre scorso. Il provvedimento impugnato precede di qualche giorno la sentenza che la Seconda Sezione dello stesso Tar Lazio ha emesso sul ricorso parallelo, quello contro la prima interdittiva antimafia (quella del 2012), e i provvedimenti che ne sono scaturiti, come quello di commissariamento. La Seconda Sezione in sostanza ha stabilito che solo nel maggio scorso la Prefettura di Roma avesse tutti gli elementi per revocare l’interdittiva, ma ha confermato la legittimità della provvedimento originario, e ha lasciato in piedi tutti quelli successivi, respingendo inoltre la richiesta di risarcimento avanzata dalla compagnia. Il provvedimento impugnato oggi, quello del 1 dicembre, in sostanza rappresenta adesso il presupposto che regge il commissariamento. Quest’ultimo tuttavia, secondo quanto apprende Agimeg da fonti vicine alla compagnia, non desta particolari preoccupazioni: si ritiene infatti che sia destinato a cadere. Anche se, con ogni probabilità, sarà necessario attendere la pronuncia di merito della Prima Sezione Ter sul ricorso odierno: difficile a questo punto che la Prefettura torni sui propri passi, nonostante la sentenza della Seconda Sezione. “Se i commissari amministrano bene, non è un problema se restano in carica altri 6, 8, 10 mesi…” commentano infatti le fonti interpellate.  La questione che interessa maggiormente Bplus, invece, è la richiesta di risarcimento per il danno subito da tutta la vicenda, e per questo sta già lavorando sull’appello contro la sentenza della Seconda Sezione. gr/AGIMEG