Casinò online: nel mondo giochi vietati a 4 miliardi di persone. Negli Usa le normative più stringenti, Cile e Venezuela paradisi per il gambling

A oltre il 50% della popolazione mondiale, circa 4 miliardi di persone, è proibito l’accesso ai giochi da casinò online. E’ quanto emerge da una recente ricerca, che evidenzia come nei 225 Stati del mondo esaminati vi siano approcci normativi e legislativi molto diversificati ed eterogenei per il settore del gambling. Ben 74 Paesi applicano restrizioni – seppur in forme diverse – nei confronti dei casinò games, ma in 151 Paesi effettuare una puntata attraverso il proprio pc è una pratica legale. Esistono però situazioni ibride. Se in 39 Paesi, ad esempio, è assolutamente vietato il gioco d’azzardo online, in 32 nazioni il gioco è proibito agli operatori locali e paradossalmente gli stessi Governi non sono in grado (per questioni tecniche o per vuoti normativi)  di intervenire contro le società estere prive di licenza.  Sono invece 61 le nazioni che consentono di operare attraverso una licenza statale, ma in metà di questi Paesi il rispetto della legge è osservato solo dagli operatori locali. Poi ci sono situazioni di totale anarchia: 93 nazioni non hanno ancora una legge sul gioco.  Nel complesso, una forma di restrizione al gioco d’azzardo online è vigente in 132 Paesi e colpisce il 56% della popolazione mondiale, pari a 4 miliardi di persone. Tra le sanzioni per chi non rispetta le leggi, in alcune culture (25) la pratica del gioco d’azzardo comporta accuse di tipo penale, mentre in 15 Paesi si incorre in sanzioni amministrative. I ricercatori hanno esaminato i termini e le condizioni di 655 casinò online, per capire quali sono le nazioni che impongono i limiti di gioco più restrittivi. Il 72% non passerebbe “l’esame di idoneità” negli Stati Uniti. Seguono nella classifica delle normative più severe Francia e Israele. In Islanda sarebbe “bocciato” solo il 7 per cento dei casinò online. Un ulteriore dato è stato elaborato in base a tutte le statistiche prese in considerazione: apertura ai casinò, sanzioni, blocco delle transazioni finanziarie, per arrivare a una classifica che assegna fino a 1000 punti per i paesi più tolleranti. I paradisi sono Cile, Andorra e Venezuela, l’Italia è a metà classifica con 643 punti, i più severi sono gli Stati Uniti, dove le lobby del gioco live fanno in modo che venga allentata molto lentamente la presa su quanto viene concesso politicamente all’online. Le leggi e i regolamenti non sempre riflettono la realtà di funzionamento dei casinò online. Alcuni – si legge ancora nello studio – affermano di operare in Paesi dove vi sono restrizioni, mentre altri casinò limitano volontariamente l’accesso ai cittadini di alcuni Paesi, anche se non vi è alcuna ragione legale per farlo. La maggior parte lo fa per questioni di marketing o per commerciali ragioni. In media, il 24% dei casinò online limita l’accesso ai giocatori che vivono in un Paese in cui è necessaria una licenza per operare un casinò. Il 22% dei casinò limita l’accesso ai giocatori che vivono in Paesi in cui sono in atto divieti o restrizioni. Il 16% limita l’accesso ai giocatori, anche quando vivono in Paesi dove le imprese straniere possono operare. Il 14% limita l’accesso ai giocatori che vivono in Paesi dove i casinò locali sono concessi in licenza, ma dove le aziende straniere possono operare. Il 14% dei casinò online, infine, limita l’accesso ai giocatori, nonostante vivano in Paesi che non hanno restrizioni nel gioco d’azzardo online. In tema di legislazione, in alcuni Paesi i casinò sono ammessi su navi, ma non sulla terraferma. Gli esempi includono la Russia, Thailandia, Israele, Giappone e Stati Uniti. In Israele, ai giocatori è sufficiente essere sorpresi dalla polizia in un luogo vietato per essere sanzionati, in quanto le forze dell’ordine non hanno l’obbligo di dimostrare che il soggetto stesse effettivamente giocando. In alcuni paesi mediorientali, il gioco è completamente vietato a causa del divieto presente nel Corano. Nelle Isole Faroe, è vietata l’importazione di slot machine, ad eccezione di quelle acquistate per uso privato. Infine, in Libia il gioco d’azzardo è incluso nelle leggi riguardanti magia e stregoneria. cz/AGIMEG