Casinò on line: lo spot “incriminato” fa crollare (-22,4%) la quota di mercato di Starcasinò (Betsson)

Aver continuato a puntare su uno spot “forte”,  dove una donna in abiti succinti frustava con un collant il suo uomo per convincerlo a giocare on line, è stato controproducente per  Starcasinò, il marchio con il quale il gruppo Betsson offre il casinò on line in Italia. Puntare su uno spot di questo tipo, in un momento in cui la pubblicità sul gioco era nell’occhio del ciclone sia della politica sia dell’opinione pubblica e nonostante le polemiche che aveva suscitato, è stata una scelta sbagliata almeno per quanto raccontano i numeri. A gennaio del 2016 Starcasinò ha infatti registrato una quota di mercato dell’1,47%, valore in calo del -22,4% rispetto al dato di dicembre (1,80%). Si tratta comunque di una quota di mercato piccola per un operatore monoprodotto, che dimostra lo scarso impatto avuto dall’offerta sul mercato italiano. Ricordiamo che lo spot aveva scatenato la reazione di vari parlamentari: dalla deputata Paola Binetti (Ap) che lo aveva trovato talmente “impresentabile” da presentare un’interrogazione parlamentare, alla senatrice Lucrezia Ricchiuti (Pd) che lo aveva definito “davvero brutto” e si era chiesta “se ci può essere un provvedimento legislativo ad hoc”. es/AGIMEG