BPM, a breve la decisione della Cassazione sull’ordinanza del Trib. Milano che reitera le accuse nei confronti di Corallo

E’ attesa nelle prossime ore la decisione della Cassazione sull’ordinanza con cui il Tribunale del Riesame di Milano nell’aprile scorso ha reiterato le accuse di associazione a delinquere nei confronti di Francesco Corallo per la vicenda BPM. La Cassazione – che stamattina ha affrontato la questione in camera di consiglio – è chiamata a stabilire se il provvedimento del giudice di Milano sia adeguatamente motivato. Nelle prossime ore verrà pubblicato il dispositivo dell’ordinanza, per le motivazioni saranno necessarie invece alcune settimane. Secondo la Procura di Milano, nel 2009 Corallo avrebbe versato ai dirigenti della Banca Popolare di Milano una serie di tangenti per ottenere un finanziamento di 105 milioni euro. Corallo era stato inizialmente accusato anche di corruzione tra privati, ma l’accusa era caduta dal momento che il debito nei confronti di Bpm era stato saldato, e i vertici della Banca avevano ritirato l’accusa nei confronti del proprietario di Bplus. Nel provvedimento di aprile, il giudice di Milano – secondo quanto contestato dalla difesa di Bplus – non ha tenuto in considerazione la pronuncia con cui la Cassazione due mesi prima aveva espresso una serie di riserve sull’accusa di associazione a delinquere, rinviando le carte al Tribunale del Riesame. wc/AGIMEG