Zapponini (Pres. SGI) ad Agimeg: “Il settore deve ricompattarsi. Abbiamo chiesto all’AGCOM di rivedere alcuni aspetti importanti sul divieto di pubblicità”

dai nostri inviati a Londra – “E’ un brutto momento. Ma credo che se il settore dovesse riuscire a ricompattarsi seriamente e facesse sentire in un progetto strategico la forza delle opportunità che esso comprende in termini innovativi, occupazionali e sociali, sarebbe un’opportunità da cogliere anche a livello europeo. Allo stato attuale, passare da uno Stato che faceva benchmark nel mondo ad essere un fanalino di coda, è stato un passaggio difficile da dover metabolizzare”. E’ quanto ha detto ad Agimeg il Presidente di Sistema Gioco Italia, Stefano Zapponini. “Il settore è fatto di tante componenti che hanno storie, obiettivi e modelli di business diversi. Quello che li accomuna è che ciascuno crede che sia prevalente il proprio interesse, purtroppo. Questo è il filo rosso che dovrebbe essere spezzato per poter arrivare ad una sintesi su alcuni punti strategici di settore. Se è vero che dovremmo fare una riforma, e l’unica cosa che mi sembrava degna di attenzione nel Decreto Dignità era proprio questo messaggio, su due o tre punti trovare una sintesi di settore, lasciando fuori gli aspetti di carattere commerciale ed individuale, riusciremmo ad arrivare al risultato. Se invece continuano a prevalere gli aspetti legati alle varie componenti del settore e a credere che ciascuno sia più importante dell’altro non conseguiremo neanche questo obiettivo minimo. E sulla politica che si rivolge alla ‘pancia’ degli elettori, Zapponini ha aggiunto: “La pancia prevale alla testa, quando la testa o non ce l’hai oppure hai un’attitudine di pigrizia per far trasferire il concetto dalla pancia alla testa. Speriamo che a fronte di queste manifestazioni di inadeguatezza e incapacità di dimostrare che un approccio ideologico può funzionare in campagna elettorale, ma quando poi governi devi fare le cose, gli italiani aprano gli occhi e si rendano conto che il cambiamento serve, è utile ed auspicabile, ma ci vogliono i contenuti”. Sul tema della pubblicità: “abbiamo fatto un’audizione all’AGCOM per valutare la possibilità di fare eccezioni a questo divieto, che riguardasse la pubblicità indiretta oppure le sponsorizzazioni nei confronti delle onlus, così come escludere la stampa specializzata. Credo che l’Autority possa fare una valutazione positiva in questo senso. Mi è sembrata gente che volesse ascoltare”, ha concluso. gpm/AGIMEG