Zaia (pres. Regione Veneto), “Lo Stato risolva contraddizione tra diffondere il gioco d’azzardo e chiedere alle regioni di prevenire le ludopatie”

“Rispetto le leggi senza se e senza ma e quindi ho totale rispetto delle decisioni assunte dall’autorità competente, ma condivido le preoccupazioni di don Achille Bocci e apprezzo la sua scelta di coinvolgere la cittadinanza per informare e sensibilizzare su un problema sempre più preoccupante come la diffusione del gioco d’azzardo e le forme patologiche che ne possono derivare, sfociando in una vera e propria malattia come la ludopatia”. A dichiararlo il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, che si schiera con il parroco di Lazise, nota località sulla sponda veronese del Lago di Garda, contrario e preoccupato per la prossima apertura di una nuova sala slot. “Se una sala rispetta i dettami di legge – ha aggiunto Zaia – ha evidentemente il diritto di aprire, ma è lo Stato, uno Stato anche in questo caso vero e proprio “mangiasoldi”, che deve risolvere quanto prima una clamorosa contraddizione, per la quale da un lato autorizza sempre di più la diffusione del gioco d’azzardo per lucrare sulle tasse che ne derivano e dall’altro raccomanda alle Regioni di intensificare le azioni di prevenzione delle malattie gioco-correlate. Come sempre il Veneto ha giocato d’anticipo e da tempo abbiamo previsto l’attivazione di assistenza specifica per la dipendenza dal gioco d’azzardo, incardinata nei Servizi per le Dipendenze delle Ullss”. ”Il fenomeno è però in forte espansione e questa particolare dipendenza colpisce sempre piu’ uomini e donne e sempre più giovani, rovinando famiglie ed esistenze e purtroppo, nei casi più’ gravi, favorendo anche la criminalità legata all’usura – conclude Zaia – e va trovata una soluzione di buon senso. Aprire un confronto pubblico approfondito e, se serve, anche impietoso, è un buon modo per iniziare”. lp/AGIMEG