Volpe (ADM), “possibile intervenire su distribuzione raccolta, ma serve una scelta attenta”

“I concessionari non sono legati allo stato da una stretta di mano ma da contratti, quindi intervenire a riequilibrare queste componenti implicherebbe che non lo si fa dalla sera alla mattina. Ci sono tutta una serie di componenti: prelievo fiscale, remunerazione per chi fa il servizio, costi di filiera, payout; se uno tocca una di queste componenti deve toccare tutte le altre, con ricadute immediate sull’offerta”. Lo ha detto, nel corso di un’audizione alla Camera, Italo Volpe, direttore Normativa e affari legali dell’Agenzia delle Dogane dei Monopoli, rispondendo a una domanda sulla possibilità di diminuire la quota della raccolta destinata alla remunerazione dei concessionari. Volpe ha ricordato che “purtroppo, anche per un problema comunitario, c’è anche un mercato parallelo, di soggetti che vendono gioco ma non hanno la concessione dello stato e quindi hanno condizioni di favore: anche per questo il ritocco di questi fattori implica una scelta attenta, che sta tra l’altro nel ddl delega fiscale. L’intendimento del Governo e del Parlamento è infatti di poter riprendere il discorso, ma andrebbe fatto con un po’ di circolarità di vedute, perché altrimenti andare a toccare un solo aspetto metterebbe in modo un movimento di fattori che andrebbero invece coordinati fra loro”. rov/AGIMEG