Veneto: in discussione i pdl sulle ludopatie. Zaia intanto premia gli anti-slot

Ieri, 17 aprile, la Commissione Sanità del Consiglio Regione Veneto ha avviato l’esame del ‘pacchetto’ di proposte di legge unificate sulla prevenzione del gioco d’azzardo e delle ludopatie. I progetti di legge che sono stati abbinati sono il PDL n. 283 d’iniziativa del Consigliere Sinigaglia “Interventi di prevenzione, formazione e trattamento del gioco d’azzardo patologico (GAP)”, il PDL n. 354 d’iniziativa del Consigliere Corazzari “Norme per il contrasto, la prevenzione e il trattamento della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico, nonché delle problematiche e delle patologie correlate”, il PDL n. 397 d’iniziativa del Consigliere Valdegamberi “Norme per contrastare e prevenire la dipendenza dal gioco d’azzardo” – PDL n. 398 d’iniziativa del Consigliere Peraro “Norme per contrastare e prevenire la dipendenza dal gioco d’azzardo” e infine il PDL n. 411 d’iniziativa del Consigliere Pipitone: “Disposizioni per la prevenzione, la riduzione del rischio ed il contrasto del gioco d’azzardo patologico”.

“E’ urgente che il Consiglio regionale approvi quanto prima una legge per la prevenzione delle ludopatie . La quinta commissione ha proceduto in tal senso, unificando i testi dei pdl depositati, tra cui il mio, per dare al Veneto quanto prima una norma chiara ed efficace a contrasto del gioco d’azzardo”. Spiega il consigliere regionale della Lega Nord, Cristiano Corazzari, al termine della seduta di commissione in cui si è discusso dei diversi testi presentati per la lotta al gioco d’azzardo.

“Ludopatia: ecco il nome di uno dei peggiori mali che affliggono la nostra società e contro la quale otto veronesi hanno detto di no, scegliendo di non inserire nei propri locali le famose macchinette mangia soldi”.
Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto ha commentato l’azione degli otto bar di Caldiero (VR) che hanno scelto di non collocare o di rimuovere le slot all’interno dei propri locali. Azione premiata dal Comune con una targa “no slot”.
“Sono dei veri e propri esempi per tutta la comunità. E’ con piccoli gesti e scelte collettive – prosegue il Presidente – che si combattono i mali che purtroppo oggi attanagliano non solo il nostro territorio, ma tutta Italia. Malessere, isolamento, crisi della famiglia, indebitamento sono solo alcune delle gravi conseguenze della ludopatia”.
Secondo il dossier di Sistema Gioco Italia di Confindustria, i dati del Veneto indicano 35 mila giocatori patologici di cui solo l’1% si rivolge ai centri di cura; il giro d’affari è stimato in 5,3 miliardi di euro.
“E’ una grave malattia che dobbiamo debellare a tutti costi e quest’iniziativa – conclude il Presidente della Regione – non è che l’inizio”.