Trano (Gruppo Misto, Pres. Comm. Finanze Camera): “Folle la tassa sulle scommesse che va ridotta o eliminata. Il settore del gioco è legale, dà lavoro e soldi all’Erario. Perché massacrarlo?”

“Ho presentato un emendamento per ridurre la tassazione sulle scommesse perché negli anni c’è stata una progressività nella tassazione sul gioco in generale. Ad oggi abbiamo un Decreto Rilancio su cui sono stati messi 55 miliardi di euro, non capisco per quale motivo, visto che l’economia presenta criticità, siano state messe risorse e allo stesso tempo si metta in ginocchio un comparto che garantisce entrate erariali, ma anche un notevole numero di dipendenti, piccole imprese che non possiamo dimenticare in questo momento, ma che devono essere aiutate. E’ folle la tassazione che colpisce gli esercenti che già avevano margini esigui: per questo ho presentato un emendamento per ridurre a minimo la tassazione, e se ci fosse possibilità di eliminarla del tutto sarebbe ancora meglio”. E’ quanto ha dichiarato, nel corso della diretta Facebook con il direttore di Agimeg Fabio Felici, Raffaele Trano (Gruppo Misto, presidente Commissione Finanze alla Camera). “Anche se in passato ho fatto parte del Movimento 5 Stelle, non ho preclusione nei confronti del settore: finché si sta nelle regole e nel diritto, si versano le imposte e si dà lavoro, non vedo perché ci debba essere questa contrarietà contro il settore. Questo mondo combatte e contrasta il gioco illegale, un aspetto non secondario, per questo va tutelato e non bisogna andare sempre a cercare risorse nel gioco, che non dimentichiamo vale 10 miliardi di euro all’anno per l’erario”. Fabio Felici ha chiesto all’onorevole Trano se sia fatto un’idea del perché il gioco abbia questa cattiva fama? “Credo che ci sia una disorganizzazione a livello governativo, lo abbiamo visto in queste settimane, con ripartenze a singhiozzo, non c’è stata programmazione lineare su cosa aprire e cosa no. Credo ci siano pregiudizi ideologici rispetto al gioco, e questo fa male. Se si rispettano le regole fiscali e si osservano le leggi, non capisco perché non si dia importanza a un settore che macina numeri così rilevanti. Se ne accorgeranno dall’ ammanco delle entrate tributarie la sua importanza.  Affrontiamo la più grande crisi dal dopoguerra a oggi, non vedo motivazioni per non aiutare il settore, quale è la ratio di un ulteriore aumento di tassazione del settore già massacrato in questi anni? Qui si riscontra un problema di carattere ideologico”, conclude il Presidente della Commissione Finanze alla Camera. cr/AGIMEG