Super Green Pass, confronto Regioni e Governo: le PROPOSTE

“Tra le ipotesi discusse con il Governo c’è anche quella, per esempio, di far sì che nel passaggio di zona a un colore più scuro, quindi dall’arancione al rosso, al giallo per quanto riguarda la partenza dalla zona bianca, si possano ipotizzare maggiore possibilità di svolgere attività per chi è vaccinato“.

Lo ha affermato il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, sottolineando che durante l’incontro “non abbiamo raggiunto una soluzione definitiva”.

“Abbiamo proposto come Regioni di lavorare per raggiungere due obiettivi: dare certezza a tutto il mondo produttivo e riuscire a coniugare questa esigenza con la tenuta del sistema sanitario e la sicurezza sanitaria dei cittadini.

Se le cose rimangono così come sono vuol dire che al passaggio di zona, pensiamo a quella arancione e rossa, abbiamo la chiusura di molte attività economiche. Non possiamo lasciare nell’incertezza” le imprese, “penso a tutto quel turismo invernale e alle attività economiche che l’anno scorso hanno vissuto un dramma”, ha continuato.

Dopo l’incontro con le Regioni, “il Governo farà le proprie valutazioni e dopo le porterà in Consiglio dei ministri. Prima del Cdm dovrebbe esserci un ulteriore incontro con le Regioni dove il Governo si confronterà con noi rispetto alle decisioni prese perché le Regioni sono partner importante del Governo: l’alleanza è fondamentale per far sì che le misure ci siano, siano efficaci e il più possibile comprese dai cittadini”, ha aggiunto Fedriga.

Massimiliano Fedriga, pres. Conferenza delle Regioni

“Dall’inizio della pandemia poi ci sono state alcune sfumature di diversificazione, le Regioni sono state compattissime indipendentemente dalla collocazione geografica o dal colore politico. Hanno dimostrato che quando c’è da rimboccarsi le maniche e superare un problema drammatico come la pandemia sono in grado di non guardare se uno è alleato o no, ma di guardare ai problemi reali. Hanno cercato di affrontarli insieme e ne vado orgoglioso”, ha aggiunto.

Stretta sul Green pass per mantenere aperte le attività economiche, specie quelle che hanno più patito durante la pandemia. E’ quanto auspicato dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini: “Sostengo la proposta del presidente del Friuli Venezia Giulia” Massimiliano Fedriga. “Che chi sia vaccinato abbia una corsia preferenziale in quei luoghi, in particolare, per evitare di chiuderli o di restringerli troppo, credo sia giusto”, ha dichiarato.

Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna

Il governatore della Liguria Giovanni Toti ha esortato invece a correre per fermare la pandemia: “Penso che il governo adotterà un pacchetto di misure e che questo non comprenderà solo il pass a due velocità, ma anche l’obbligatorietà di terza dose per sanitari ed Rsa e una serie di altri interventi tra cui non so se vedrei bene una stretta sui test ritengo solo che queste misure debbano essere prese in tempo.

Ora siamo in ritardo. Il Natale è alle porte e dobbiamo intervenire in fretta. Non bisogna pensare solo all’oggi”, ha detto intervistato da ‘Il Messaggero’. Quindi, la proposta del doppio Green pass, uno per i vaccinati e uno per i no vax: “È una proposta che io ho lanciato in tandem con Fedriga, ma che la maggior parte dei colleghi hanno fatto propria. E poi è un passo per non arrivare alla misura draconiana ma moralmente legittima che è l’obbligo”.

Giovanni Toti, governatore della Liguria

Il pass a due velocità “consente a tutti di recarsi sul posto di lavoro e fare le cose indispensabili, a patto che abbiano un tampone. Ma permette ai soli vaccinati di frequentare i luoghi della socialità come teatri, cinema, discoteche o partite di calcio”.

Le nuove misure per contrastare l’avanzata del virus, a suo avviso, potrebbero essere applicate già in zona gialla: “Lo scambio logico è semplice, anziché applicare le regole delle zone ai territori le applichiamo alle persone, e nella fattispecie ai non vaccinati”. Ma “venga data la certezza che il Paese resterà aperto in tutte le sue forme”, chiarisce. cdn/AGIMEG