Squadra di Governo, ecco chi sono i sottosegretari e cosa hanno fatto nel settore dei giochi

Sono Maria Cecilia Guerra, Alessio Villarosa e Pier Paolo Baretta i tre sottosegretari del Mef, che a breve dovranno dividersi le deleghe e ereditare i fascicoli aperti sul tavolo del Ministero. Per quanto riguarda il settore dei giochi – che da tempo attende una riforma organica – Villarosa e Baretta sono due nomi ben noti.
Il pentastellato – che ha assunto la delega nel Conte 1 – però ha avuto forse poco tempo per ambientarsi, e di fatto si è limitato a delle dichiarazioni programmatiche: favorevole ad esempio a una riduzione dell’offerta di gioco, si è anche dimostrato consapevole del fatto che un taglio eccessivo finirebbe con il favorire il mercato illegale, e quindi le organizzazioni criminali. IN diverse occasioni ha incontrato gli operatori e le associazioni del settore che ripetutamente gli hanno chiesto di portare avanti il riordino del settore, e di adottare regole chiare che consentissero alle imprese di sopravvivere. Nella scorsa primavera Villarosa aveva annunciato che il Governo fosse al lavoro sulla questione, a agosto invece di aver commissionato una circolare per inasprire ulteriormente il divieto di pubblicità del gioco, ma poi nessun provvedimento ha visto la luce.
Baretta invece ha seguito per anni il settore, ha infatti ricevuto la delega ai giochi sia sotto il Governo Renzi, sia sotto quello Gentiloni. E’ l’uomo che ha portato avanti il lungo braccio di ferro con le Regioni e gli Enti Locali per risolvere il problema dei distanziometri e delle fasce orarie. Le norme locali contro il gioco hanno infatti messo in stallo il settore, tanto da bloccare per anni – ancora non è possibile bandirle – le agre per le concessioni delle scommesse e del bingo. Baretta ha comunque portato a termine il taglio delle newslot (rimosso il 35% delle macchine) e nel settembre 2017 è riuscito a firmare un’intesa – che poi avrebbe dovuto favorire il riordino del settore – con le Regioni. L’accordo però doveva essere recepito in un decreto ministeriale che, invece, non ha mai visto la luce, il tutto quindi è rimasto lettera morta.
Maria Cecilia Guerra – Sottosegretario di Stato del Ministero del lavoro sotto Monti, e poi Viceministro del lavoro con Letta – si è invece occupata sporadicamente di gioco, soprattutto come Senatrice nella passata Legislatura. E’ intervenuta ad esempio nel dibattito sui negoziati con le Regioni condotti da Baretta, e è stata relatrice di alcuni disegni di legge – come la legge europea del 2015 – che contenevano norme sul settore. rg/AGIMEG