Spirito (Pres. CGSS): “Il nostro obiettivo è quello di arrivare ai tavoli tecnici di confronto con il Governo per far sentire la nostra voce. Lo Stato deve fare in fretta altrimenti in molti non avranno più la forza per riaprire”

“Sono 10 anni che lavoro in questo settore. Ho pensato, insieme ad altri colleghi di formare una confederazione che riesca ad aggregare tutte le associazioni di categoria che, singolarmente, non sono riuscite a farci accedere ai tavoli tecnici del Governo. Penso che sarebbe un passo molto importante perché riusciremmo ad informare i legislatori sulla realtà del nostro settore, aiutandoli di conseguenza a prendere decisioni più oculate”. – E’ quanto ha affermato il Presidente della Confederazione gestori delle Sale Scommesse, Giuseppe Spirito, durante la diretta Facebook organizzata da Agimeg con il direttore Fabio Felici – “A causa del codice Ateco – prosegue il presidente – che abbiamo ci vengono rifiutate le aperture dei conti correnti e sempre per lo stesso motivo ci viene negato il finanziamento dei 25.000 euro previsto dal Governo a causa dell’emergenza coronavirus. Come confederazione abbiamo l’obiettivo di eliminare questo codice che ci impedisce di accedere ai più basilari diritti. Inoltre, chiediamo l’eliminazione del Decreto Dignità che intacca sia lo sport, impedendo alle squadre di avere sponsorizzazioni fruttuose con il mondo del betting, sia le casse statali. Anzi, per il nostro settore, nel Dl Rilancio, è stato inserito un ulteriore aumento di tassazione dello 0,5%, che essendo sulla raccolta avrà un impatto molto maggiore sulle nostre tasche. Siamo continuamente demonizzati dallo Stato, ma Agimeg ha fatto uno studio in cui la ludopatia è solo all’ottavo posto tra le dipendenze e quindi è evidente che non è il male maggiore del paese. L’obiettivo principale della confederazione è quello di imitare la FIT (Federazione Italiana tabaccai), che essendo unita riesce sempre ad ottenere ciò che chiede ai tavoli di confronto. Noi del settore gioco garantiamo la legalità allo Stato. Senza di noi i giocatori si rivolgerebbero ai circuiti illegali che non possono essere tracciati. Ribadisco che le nostre sale potrebbero riaprire già da subito perché sono perfettamente in grado di rispettare i protocolli di sicurezza. Il Governo deve fare in fretta. Molti imprenditori stanno fallendo e se la chiusura sarà prolungata ancora non so quanti avranno la forza di ripartire perché gli aiuti dello Stato sono praticamente inconsistenti e le tasse e i costi fissi non sono stati ritoccati.” ac/AGIMEG