Speciale “Un anno di giochi”. Approvata la manovra finanziaria. Ecco la stangata fiscale per gli operatori

Il 2014, sarà un anno che gli operatori del giochi difficilmente dimenticheranno. Soprattutto perchè, a pochi giorni dal termine, la Camera ha approvato in via definitiva la manovra finanziaria 2015. Sanatoria per i centri scommesse non autorizzati a operare in Italia, nuovo bando del Gioco del Lotto anticipato al 2015, contributo di 500 milioni di euro dai concessionari degli apparecchi da intrattenimento (slot e vlt) con abolizione dell’aumento del preu a carico degli stessi, inasprimento delle sanzioni per le slot non allacciate alla rete dei Monopoli, fondo anti-ludopatie da 50 milioni annui: queste sono le principali novità sui giochi approvate con la Legge di Stabilità 2015. Intento principale della legge è la regolarizzazione fiscale dei CTD, i centri trasmissione dati che raccolgono scommesse senza possedere una licenza nel nostro Paese. “I soggetti coinvolti dovranno presentare entro il 31 gennaio prossimo una dichiarazione di impegno alla regolarizzazione fiscale per emersione (secondo un modello che l’Agenzia delle dogane dovrà preparare entro il 5 gennaio) con la domanda di rilascio di titolo abilitativo, nonché di collegamento al totalizzatore nazionale, anche mediante uno dei concessionari di Stato per la raccolta di scommesse”. La regolarizzazione prevede un versamento mediante modello F24 della somma di 10mila euro, da compensare al momento del versamento dell’imposta unica. Per quanto riguarda gli apparecchi da intrattenimento – slot e videolotterie – il governo ha scelto di cancellare l’aumento del prelievo erariale, ma ha inserito un contributo di 500 milioni di euro annui che dovranno versare i concessionari entro i mesi di aprile e ottobre di ogni anno in proporzione al numero di apparecchi ad essi riferibili. Una delle principali novità contenute nella legge di Stabilità è anche l’indizione della gara del Gioco del Lotto, anticipata al 2015. Il testo di legge prevede che il gioco sia affidato a un unico concessionario – come attualmente – con una durata della concessione di nove anni ma “non rinnovabile”. La base d’asta sarà di 700 milioni di euro (350 milioni dovranno essere versati all’aggiudicazione nel 2015; altri 250 nel 2016 all’atto di effettiva assunzione del servizio e il residuo entro il 30 aprile nel 2017). Il governo inoltre, ritocca l’aggio del concessionario e lo fissa al 6% ovvero lo 0,36 punti percentuali in meno. La Stabilità, però, chiarisce anche che qualora raccolta e gettito di alcuni giochi subiscano una flessione “nell’arco dell’ultimo triennio non inferiore al 15% all’anno” il Ministero dell’Economia, su proposta ADM, possa adottare “ogni misura utile di sostegno all’offerta di gioco, incluse quelle che riguardano il prelievo, la restituzione in vincita e la posta di gioco”. Ma la manovra sarà ricordata anche perchè “a decorrere dall’anno 2015, una quota pari a 50 milioni di euro è annualmente destinata alla prevenzione, alla cura e alla riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo come definita dall’Organizzazione mondiale della sanità”. Una quota delle risorse, nel limite di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017, è destinata alla sperimentazione di modalità di controllo dei soggetti a rischio di patologia, mediante l’adozione di software che consentano al giocatore di monitorare il proprio comportamento generando conseguentemente appositi messaggi di allerta, “al fine del monitoraggio della dipendenza dal gioco d’azzardo e dell’efficacia delle azioni di cura e di prevenzione intraprese”. (segue) im/AGIMEG