Slot, Zanetti (Mef): “Serve una legge per aumentare la Tasi ai locali che ospitano slot

“La differenziazione di aliquota TASI con riguardo ai locali in cui sono presenti apparecchiature per il gioco d’azzardo, laddove rispondesse a criteri generali di ragionevolezza e non discriminazione, potrebbe essere introdotta solo attraverso un apposito intervento normativo”. Lo ha detto il sottosegretario all’Economia Enrico Zanetti, rispondendo in Commissione Finanze alla Camera all’interrogazione presentata dall’onorevole Paglia (Sel). Il deputato chiedeva al Governo se ritenesse possibile “introdurre aliquote differenziate per esercenti che detengano o meno all’interno del loro locale apparecchiature destinate al gioco d’azzardo”. Di seguito la risposta integrale del Sottosegretario, già anticipata ieri da Agimeg:

“Con il documento di sindacato ispettivo in oggetto, l’Onorevole interrogante, tenuto conto che i comuni hanno piena autonomia nella determinazione dell’aliquota TASI entro i limiti predeterminati dalla legge e che pertanto tale discrezionalità può essere utilizzata dagli enti locali per incentivare o disincentivare iniziative economiche, chiede se è possibile introdurre aliquote differenziate per esercenti che detengano o meno all’interno del loro locale apparecchiature destinate al gioco d’azzardo. Al riguardo, sentiti gli Uffici dell’Amministrazione finanziaria, si rappresenta quanto segue. La differenziazione di aliquota TASI con riguardo ai locali in cui sono presenti apparecchiature per il gioco d’azzardo, laddove rispondesse a criteri generali di ragionevolezza e non discriminazione, potrebbe essere introdotta solo attraverso un apposito intervento normativo. Deve, tuttavia, rilevarsi che la potestà di diversificare le aliquote in materia di tributi locali rientra in via generale nell’autonomia impositiva riconosciuta agli enti locali in virtù dell’articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, e dovrà essere esercitata sempre e comunque nel rispetto dei criteri generali di ragionevolezza e non discriminazione sopra citati, come del resto già chiarito nella circolare n. 3/DF del 18 maggio 2012, seppure a proposito di IMU”. lp/AGIMEG