Slot online. La Lega propone ai ministri Grilli e Balduzzi una moratoria all’introduzione dei nuovi giochi

Una moratoria rispetto all’immissione delle slot online. E’ la proposta avanzata ieri dagli onorevole della Lega Nord Bitonci e Montagnoli ai Ministri dell’economia e della salute, Grilli e Balduzzi, in vista della recente introduzione dei nuovi giochi online.

“Qualche anno fa, stante il fatto che il gioco d’azzardo sia vietato dal codice penale, è stato introdotto nel nostro Paese «il gioco con partecipazione a distanza», vale a dire la licenza, concessa a varie società per la gestione di apparecchi per il gioco online, con un considerevole aumento del fatturato per le società concessionarie. Non a caso, negli ultimi anni, l’industria del gioco d’azzardo è diventata una delle più importanti del Paese, tanto che lotterie, slot machine, poker, scommesse e giochi d’azzardo di diversa natura hanno inondato il mercato a ritmi sempre più frenetici, con notevole crescita dei giocatori, che coinvolge ogni gruppo sociale, compresi pensionati, casalinghe, giovani e facendo dell’Italia il primo Paese al mondo per spesa pro capite dedicata al gioco.

Secondo alcuni dati apparsi su alcuni siti web di settore, nelle scommesse legali gli italiani hanno speso quasi 80 miliardi di euro nel 2011, con un incremento del 22,8 per cento l’anno a partire dal 2003, e per un fatturato complessivo che vale il 5 per cento del Pil nazionale, facendo di questo «settore» una delle prime industrie del Paese, tanto che, secondo i dati dei Monopoli, in Italia la spesa media in scommesse per abitante maggiorenne è stata di oltre 1.500 euro nel 2011, pari al 13,5 per cento del reddito pro capite; relativamente al fenomeno legato al gioco d’azzardo patologico, nel solo 2010 si è prodotto un volume d’affari di oltre 60 miliardi di euro, con 30 milioni di giocatori, che si dividono nei quasi 20.000 punti di servizio ove è possibile scambiare questa attività.

Secondo una recente ricerca, -hanno spiegato gli esponenti della Lega Nord – Nomisma evidenzia come la percezione degli italiani rispetto alla disponibilità di informazioni adeguate sul gioco e le sue possibili implicazioni negative sia assolutamente carente (53 per cento), soprattutto riguardo alla possibilità di dipendenza da gioco, e che l’86 per cento degli italiani richiedono più informazioni sui rischi connessi al gioco e ritengono insufficiente l’opera di sensibilizzazione sinora attuata; diversi comuni prima, e a seguire anche il Ministero della salute, hanno adottato dei provvedimenti, dai regolamenti comunali a dei decreti ministeriali, al fine di impedire la capillare diffusione di questi centri del gioco, tenendoli lontani da ospedali e dalle scuole, dalle chiese;  all’interno del medesimo provvedimento, viene altresì stabilito come da lunedì 17 dicembre, più di mille nuovi giochi di modello slot diventeranno legalmente «online», dal momento che sarà sufficiente introdurre codice fiscale e carta di credito per poter tranquillamente giocare sul computer da casa”.

Bitonci e Montagnoli hanno quindi chiesto se, in ragione della gravità del fenomeno e delle conseguenze che questo causa sulle famiglie italiane, il Ministro dell’economia e delle finanze e il Ministro della salute non ritengano opportuno assumere immediate iniziative per rivedere l’attuale normativa, prevedendo, in luogo di una legalizzazione dei giochi «online», una moratoria rispetto all’immissione di nuovi giochi, aumentando, viceversa, le iniziative e le risorse finalizzate alla prevenzione del fenomeno del gioco d’azzardo patologico e della ludopatia. rg/AGIMEG