Senato, Iannone (FdI): A Castelvolturno mafia nigeriana controlla anche racket azzardo. Salvini disposto a mandare l’Esercito

“Da mesi stiamo denunciando il rischio che la nostra nazione corre con la mafia nigeriana. La mafia nigeriana è una mafia particolarmente feroce, dedita al traffico di droga, di esseri umani, allo sfruttamento della prostituzione, al gioco d’azzardo e, di recente, gli fonti di informazione riferiscono notizie molto preoccupanti circa il traffico degli organi”. A lanciare l’allarme è stato ieri il senatore Antonio Iannone (Fratelli d’Italia), presentando in Aula un’interrogazione al Ministro degli Interni sulle condizioni di Castelvolturno. “E’ diventata la Gotham City del Sud” ha detto. “È diventata la centrale della mafia nigeriana, una città che è stata martoriata, prima dalla camorra e ora da questo fenomeno. Vede la presenza di oltre 25.000 immigrati, che rappresentano i carcerieri di quei cittadini italiani onesti, che fanno il proprio dovere e che sono assediati dalla criminalità”. E ha chiesto quindi di predisporre di concerto con il Ministro della Difesa “un piano che possa portare l’Esercito a Castelvolturno”.

Il Ministro Salvini, nella risposta, ha spiegato che la mafia nigeriana “ha mostrato estrema versatilità e capacità di penetrazione in diverse Regioni, anche dove sono già presenti organizzazioni criminali autoctone”. Riferendosi quindi alla provincia di Caserta, Salvini ha posto l’accento sul traffico di droga: questi “gruppi criminali hanno acquisito da tempo una posizione competitiva in molte attività illegali. Per quanto concerne la specifica situazione del Comune di Castelvolturno, è stata accertata l’esistenza di rapporti strutturati tra gruppi criminali nigeriani e criminalità camorristica italiana, soprattutto nella gestione nel traffico di droga”. E sulle misure che il Governo intende adottare “Il prefetto di Caserta sta coordinando uno specifico progetto, che prevede un piano di interventi per la riqualificazione dell’area interessata e che ha già prodotto importanti risultati. Le recenti disposizioni legislative in materia di sicurezza e immigrazione prevedono poi ulteriori strumenti, che possono essere utilizzati efficacemente; penso ad esempio all’incremento della videosorveglianza”. Per quanto riguarda infine l’utilizzo dell’Esercito: “è già attivo il piano nazionale di impiego relativo all’operazione Strade sicure. Tale piano assegna al prefetto di Caserta un’aliquota complessiva di 230 militari, già impiegati in servizi di vigilanza a obiettivi sensibili, che possono essere rimodulati e potenziati sulla base di valutazioni tecnico-operative. Quindi la disponibilità a incrementare la difesa del territorio è assolutamente totale”. lp/AGIMEG