Senato: De Poli, “Avviare ricollocazione delle sale giochi in base a distanze minime”

“Si chiede di sapere se come previsto dal decreto-legge, i Ministri della salute e dell’Economia abbiano dato avvio alla pianificazione di ricollocazione delle sale giochi sulla base di criteri relativi anche alle distanze da istituti scolastici primari e secondari, strutture sanitarie ed ospedaliere, luoghi di culto, centri socio-ricreativi e sportivi”. Lo chiede in un’interrogazione il senatore De Poli (PI) riferendosi al decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158 che ha stabilito che: “l’Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato e, a seguito della sua incorporazione, l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, tenuto conto degli interessi pubblici di settore, sulla base di criteri, anche relativi alle distanze da istituti scolastici primari e secondari, strutture sanitarie ed ospedaliere, luoghi di culto, centri socio-ricreativi e sportivi, definiti con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro della salute, previa intesa sancita in sede di Conferenza unificata, (…) provvede a pianificare forme di progressiva ricollocazione dei punti della rete fisica di raccolta del gioco praticato mediante gli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettera a), che risultano territorialmente prossimi ai predetti luoghi. Le pianificazioni operano relativamente alle concessioni di raccolta di gioco pubblico bandite successivamente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto e valgono, per ciascuna nuova concessione, in funzione della dislocazione territoriale degli istituti scolastici primari e secondari, delle strutture sanitarie ed ospedaliere, dei luoghi di culto esistenti alla data del relativo bando”. Il senatore porta come esempio pratico di disapplicazione, il caso di Mortise (Padova), dove “i cittadini sono in allarme in quanto in un contesto residenziale abitato da molte famiglie con bambini ed anziani, con negozi e servizi specifici per famiglie, è prevista l’apertura di una sala giochi. Molti sono i genitori preoccupati che il nuovo locale possa diventare un pericolo per i ragazzi e punto di richiamo di sbandati e delinquenti; il Comune, vista la normativa a livello nazionale, si dovrebbe adeguare con una pianificazione di apertura di nuove sale giochi lontano da luoghi residenziali” sostiene infine De Poli. im/AGIMEG