Seccia (M5S Roma Capitale) ad Agimeg: “Limiti orari e distanziometro primo tassello nella lotta al gioco. Il gioco non va eliminato ma contenuto”

dal nostro inviato – “L’ordinanza firmata dal Sindaco Raggi in tema di fasce orarie di accensione degli apparecchi di gioco non è discrezionale, ma rientra all’interno dei paletti di orario minimo già introdotti in altri Comuni italiani e ritenuti legittimi da diverse sentenze del Tar. Si tratta di un primo tassello, ma molto significativo nella lotta al gioco d’azzardo”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Sara Seccia, Vice Presidente Commissione Commercio Roma Capitale. “Con l’entrata in vigore dell’ordinanza si prevede inoltre un distanziometro di 350 metri all’interno dell’anello ferroviario – anche in considerazione del gran numero di luoghi sensibili come chiese nelle zone del centro della Capitale – e di 500 metri al di fuori dello stesso. Con questa ordinanza – ha aggiunto la Seccia – riprendiamo in mano il discorso che era stato tracciato in Conferenza Unificata nella scorsa legislatura, ma che di fatto è rimasto lettera morta. Da questo punto di vista siamo d’accordo sulla necessità di un dimezzamento dei punti di gioco e della riduzione del 30% del parco apparecchi da intrattenimento. Ricordiamo che ogni anno oltre 5 miliardi di euro finiscono nelle cosiddette macchinette, creando un danno all’economia reale in quanto si tratta di denaro non utilizzato per acquisti o servizi. Riteniamo – ha detto ancora la Seccia – che non si possa eliminare completamente il settore del gioco, cosa che avrebbe ricadute negative in termini erariali, oltre a consegnare il settore alla criminalità, ma è più che mai necessario contenere il fenomeno e sensibilizzare i cittadini sulle problematiche connesse al gioco”. In tema di divieto assoluto alla pubblicità sul gioco, proposto dal Vice Premier Di Maio, la Seccia ha detto che: “E’ stata depositata una proposta di legge sulla pubblicità al fine di non incentivare ulteriormente il gioco, soprattutto quello online, che a differenza del gioco fisico è meno controllabile e potenzialmente pericoloso per i minori”. cr/AGIMEG