Giochi, Sapar: La Sala (Dir. ufficio dipendenze Ministero Salute) su corsi formazione operatori: ”Presenteremo questa iniziativa alla prossima riunione dell’Osservatorio Nazionale contro GAP”

“Alla prossima riunione dell’Osservatorio nazionale contro il gioco d’azzardo patologico verrà portata questa iniziativa, che ci auguriamo possa aiutare la risoluzione del problema del GAP affinché il gioco rimanga una cosa piacevole”. Così Liliana La Sala, Dirigente dell’Ufficio 6 Prevenzione delle dipendenze, doping e salute mentale del Ministero della Salute, durante la conferenza stampa patrocinata dal Ministero della Salute, per la presentazione dei corsi di formazione “Affinché il gioco rimanga un gioco”, organizzati dall’Associazione Nazionale Sapar (servizi pubbliche attrazioni ricreative, aderente a Confesercenti) e rivolti agli operatori del comparto dei giochi. “Il ministero ha una forte sensibilità su questo tema. Se da un lato non abbiamo stime ufficiali, dall’altro il Cnr conduce da tanti anni una ricerca epidemiologica che individua i trend e ci dice che in questi anni c’è stato un aumento dei giocatori e dell’interesse nei confronti dei giochi e che un problema grave è legato all’uso di internet. Il ministro – ha concluso La Sala – ha istituito l’osservatorio, insediato a metà aprile, che ha tra i suoi compiti il monitoraggio del fenomeno e dell’efficacia di quanto le regioni mettono in campo per la cura della patologia”. I corsi di formazione, sviluppati in dieci appuntamenti in tutta Italia, saranno tenuti da Maria Cristina Perilli, psicoterapeuta: “Quella della formazione, è un’esperienza in cui credo molto. Penso che gli operatori abbiamo un ruolo privilegiato. L’esercente è lì, può conoscere la clientela senza avere reazioni difensive che avrebbe il giocatore  se fosse avvicinato da un operatore sanitario. Ci sono tanti soggetti del settore giochi che hanno capito che il giocatore patologico non è nemmeno una fonte di guadagno. Mi sono trovata di fronte un mondo che aveva voglia di parlare e sapere, per avere uno scambio costruttivo”. “Ringrazio la Sapar e il presidente per questo invito e per questa iniziativa – ha detto Pier Paolo Baretta, sottosegretario al Mef con delega ai Giochi -, il punto di fondo è che dobbiamo fare in modo che il gioco torni a essere una cosa normale, una delle condizioni minoritaria parziale e casuale della vita. In questa ottica, la ludopatia non è la normalità, rappresentano una patologia che va affrontata e per combatterla dobbiamo far sì che l’effetto sia liberare il gioco e dargli una dimensione di normalità”. “Con questa iniziativa vorremmo avvicinare il governo e le amministrazioni locali a fare prevenzione e formazione. Il divieto e il proibizionismo hanno portato solo un aumento del gioco illecito”, ha concluso Raffaele Curcio, presidente dell’Associazione Nazionale Sapar. cdn/AGIMEG