Sangalli (pres. Confcommercio): “Paese in forte difficoltà. Necessaria da subito più liquidità alle imprese, più investimenti, meno tasse e meno burocrazia”

“Il rapporto delinea un Paese in forte difficoltà e mai così preoccupato. In sintesi: produzione lenta, rischio disoccupazione, crollo della fiducia e dei consumi. Bisogna reagire in maniera più decisa. Subito più liquidità alle imprese, più investimenti a cominciare dallo sblocca cantieri, meno tasse e meno burocrazia. Solo così si può ricostruire l’economia e la fiducia del Paese”. E’ il commento del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, sul rapporto annuale Confcommercio-Censis. Il 2019 si è chiuso in forte rallentamento – sottolinea il Rapporto -. Il 2020 è iniziato con un calo tendenziale del Pil del 4,8% nel 1° trimestre e, stime USC: aprile -24%, maggio -16%. L’indagine è stata effettuata su un campione di 1.000 famiglie e le interviste sono state svolte dal 15 al 30 aprile, ossia dopo poco più di un mese dal lockdown e a pochi giorni dalla sua proroga fino al 4 maggio per persone e attività produttive. Nel rapporto che per Bar e ristoranti le misure di sicurezza per il prossimo periodo riguardino il solo asporto/consegna a domicilio è del tutto accettabile per il 54,5%, poco accettabile per il 33,4%, per niente accettabile per il 12,2%. cdn/AGIMEG