Riaperture attività 18 maggio: via libera per Lazio, Umbria, Marche e sud, tranne Molise. Probabile stand-by per Lombardia, Piemonte e Liguria. Veneto e Friuli pronti alla “ripartenza totale”

Il 18 maggio comincia la vera Fase 2 delle riaperture, con il via libera a negozi di abbigliamento, bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici e con ripartenze diversificate per regioni. Dalle prime informazioni che trapelano dopo l’accordo tra Governo e Regioni di ieri sera, tre regioni potrebbero rimanere escluse da questa prima fase di allentamento delle misure e precisamente Lombardia, Piemonte e Liguria. Non si tratta solo di contagi anche di altri parametri fissati da un algoritmo allo studio dei tecnici. Via libera invece per Lazio, Umbria, Marche ed il sud, ad eccezione, sembra, del Molise che sta registrando un anomalo aumento dei casi.

Pronto a ripartire subito si dice anche Zaia, il presidente del Veneto, che ha dichiarato che in settimana presenterà il piano per la ripartenza totale della regione. Sulla stessa linea anche Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, che si è detto pronto a comunicare al Governo, oggi stesso, che la regione riaprirà. Più cauto ma comunque ottimista Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna che ha dichiarato di lavorare da giorni con le parti sociali, gli enti locali e gli operatori su regole e criteri condivisi per garantire la ripartenza in sicurezza in ogni comparto, dal turismo ai servizi, puntando alla riapertura, dalla prossima settimana, di negozi al dettaglio, bar e ristoranti, augurandosi anche parrucchieri, estetisti e tatuatori. Al lavoro sui protocolli e pronto a presentare il piano delle ripartenze anche il presidente della Toscana, Enrico Rossi. Pronti a presentare piani per le riaperture anche Toscana ed Umbria. lp/AGIMEG