Riapertura sale scommesse: “Sono una forma di intrattenimento come la ristorazione. Se saranno riaperti i ristoranti con il prossimo DPCM, dovranno riaprire anche le agenzie”

“Credo che il gioco debba essere equiparato ad attività come la ristorazione. Non si va in un ristorante solamente per mangiare, ma per stare in compagnia con gli amici, o con la propria moglie o il proprio marito, quindi l’aspetto prevalente è quello dell’intrattenimento. Ne consegue che se al termine di questo secondo lockdown dovessero riaprire bar e ristoranti, dovrebbero farlo anche le sale scommesse“. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg Maurizio Ughi, ricordando la scadenza del DPCM il prossimo 3 dicembre. “Se si tratta di riaprire solamente attività considerate primarie, necessarie, allora va detto che solamente una piccolissima parte dei ristoranti serve all’effettivo ‘sostentamento’ delle persone, magari di chi va a lavoro e ha bisogno di mangiare. Per il resto si va a cena per piacere, per intrattenersi con le persone care. Quindi c’è chi si intrattiene davanti ad un tavolo e chi invece in una sala scommesse e il suo svago lo paga giocando una schedina, così come chi va al ristorante paga il conto a fine cena. Quello che accomuna le due attività è lo svago della mente, fare una cosa che dà piacere, un aspetto da non sottovalutare e che va al di dà di una semplice definizione di cose necessarie o non necessarie. Per questo motivo dico che se riaprono i ristoranti (che sono chiusi nelle zone “rosse” e “arancioni”, mentre in quelle “gialle” chiudono alle ore 18) dobbiamo aprire anche noi, anche noi siamo infatti utili allo svago delle persone”, ha dichiarato Ughi. “Se il Governo ha deciso che anche l’intrattenimento che consegue dall’andare a cena la sera sia da difendere, allora anche noi ne facciamo parte. Tra l’altro è forse più facile contagiarsi in un bar, dove magari gli amici si scambiano una birra, che non in una sala scommesse. Per questo motivo se verrà emanato un provvedimento di riaperture, seppure magari con limitazioni orarie ben definite e misure di sicurezza da adottare, vogliamo essere compresi, perché anche noi apparteniamo a quella categoria di svago ed intrattenimento“, ha concluso. cr/AGIMEG