Rendiconto 2020 e Assestamento 2021, Marattin (IV): “Circa 5 miliardi in meno da imposte su lotto, lotterie ed altre attività di gioco”

“Rispetto a una previsione, effettuata nel momento peggiore della crisi pandemica, di riduzione del saldo netto da finanziare di 337 miliardi di euro, la riduzione effettiva a fine anno si è attestata a poco più di 270 miliardi di euro. In particolare ricorda che le entrate tributarie, per le quali si era giunti a prevedere una riduzione di 50 miliardi, si sono ridotte alla fine del 2020 di soli 33 miliardi di euro, in quanto non tutti i potenziali beneficiari hanno usufruito della possibilità di posticipare il pagamento delle imposte. Analoga considerazione va svolta per le spese correnti, che sono aumentate di 117 miliardi di euro, anziché di 150 miliardi come era stato previsto. Nel dettaglio, con riferimento alle entrate tributarie, segnala che le tasse e imposte sugli affari, vale a dire soprattutto l’IVA, hanno subito una riduzione di circa 20 miliardi (pari a un terzo circa della riduzione totale delle entrate tributarie), le imposte sulla produzione, su consumi e dogane si sono ridotte di 5,2 miliardi, quelle su lotto, lotterie ed altre attività di gioco di quasi 5 miliardi, mentre i restanti 3 miliardi di euro si riferiscono alle imposte su reddito e patrimonio”. E’ quanto ha detto Luigi Marattin (IV), presidente e relatore, in VI Commissione Finanze alla Camera in occasione della discussione del Rendiconto 2020 e Assestamento 2021. “Le entrate tributarie (che si sono attestate a 480,8 miliardi) sono risultate superiori rispetto alla previsione definitiva (+17,9 miliardi), ma in riduzione rispetto alla previsione iniziale (513,6 miliardi). Nel comparto tributario registrano una considerevole contrazione, rispetto al 2019, le entrate relative alle tasse e imposte sugli affari (circa – 20 miliardi, –10,7 per cento), quelle sulle imposte sulla produzione, sui consumi e dogane (-5,2 miliardi, –15 per cento) e quelle sul lotto, lotterie ed altre attività di gioco (quasi – 5 miliardi, –34,1 per cento). Tra le entrate extra-tributarie si evidenzia la riduzione di quelle derivanti da recuperi, rimborsi e contributi (-5,5 miliardi, –12,2 per cento)”, ha aggiunto. “In particolare, si rammentano: il Fondo per il sostegno delle agenzie di viaggio e dei tour operator a seguito delle misure di contenimento del Covid-19, iscritto sul capitolo 6834 di nuova istituzione, il quale, a rendiconto, espone uno stanziamento definitivo di competenza pari a 675 milioni di euro; le somme, pari a 20 milioni, per il ristoro degli operatori nel settore delle fiere e congressi a causa dell’emergenza, iscritte sul capitolo 6835, anch’esso di nuova istituzione; il Fondo per la sottoscrizione di quote o azioni di organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) e fondi di investimento, gestiti da società di gestione del risparmio (SGR), per la valorizzazione di immobili destinati ad attività turistico ricettive, il quale è iscritto sul nuovo capitolo 8906 e presenta una dotazione definitiva di competenza 50 milioni di euro; il Fondo per la promozione del turismo in Italia, iscritto sul capitolo 6833 di nuova istituzione con una dotazione di 15 milioni di euro a consuntivo: il Fondo per l’indennizzo dei viaggiatori titolari di voucher non utilizzati alla scadenza di validità e non rimborsati per fallimento o insolvenza dell’operatore turistico, iscritto, con una dotazione definitiva di competenza di 5 milioni, sul capitolo 6841, di nuova istituzione. Si ricordano inoltre le somme per la realizzazione di progetti sperimentali per la fruizione dei beni culturali e del paesaggio e di progetti per il turismo anche mediante l’impiego di LSU, tramite l’utilizzo di somme derivanti dagli utili erariali del gioco del lotto (1,5 milioni) iscritte sul capitolo 8907 di nuova istituzione”, ha sottolineato in X Commissione Attività produttive, commercio e turismo Giorgia Andreuzza (Lega), presidente. “Il disegno di legge, che incorpora le variazioni di bilancio derivanti dagli atti amministrativi adottati da gennaio a maggio, determina il saldo netto da finanziare del bilancio 2021 in 232,8 miliardi, con un peggioramento di 39,4 miliardi di euro, rispetto a quello previsto nella legge di bilancio 2021. Tale variazione costituisce il saldo tra il peggioramento di –40,7 miliardi di euro – derivante principalmente dall’attuazione del decreto-legge n. 41 del 2021 (decreto Sostegni), emanato per il finanziamento di interventi urgenti per fronteggiare l’emergenza da COVID-19 – per il quale il Parlamento ha autorizzato il ricorso all’indebitamento, e un miglioramento previsto di 1,3 miliardi di euro, derivante, in particolare, da maggiori entrate da giochi e lotterie, da dividendi delle società partecipate, nonché dalla proroga a titolo oneroso per il rilascio delle autorizzazioni e delle licenze per i servizi di telecomunicazione”, ha precisato Devis Dori (LEU), relatore, in XIV Commissione Politiche dell’Unione europea. “Segnala al riguardo che la Corte dei conti, nella sua Relazione sul rendiconto generale dello Stato 2020 (Vol. II), alla cui lettura si rinvia per un ulteriore approfondimento, analizza la gestione del dicastero e dei singoli programmi di spesa. In linea generale, essa osserva che gli stanziamenti iniziali del Ministero sono stati più volte incrementati, nel corso del 2020, a seguito della decretazione d’urgenza scaturita dalla crisi pandemica da Covid-19. Tale decretazione d’urgenza ha interessato, in modo particolare, gli stanziamenti destinati alla Missione « Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca », per un importo complessivo di 895,45 milioni di euro (di cui 508,2 milioni per il programma « Politiche europee ed internazionali dello sviluppo rurale »; 385,25 milioni per il programma « Politiche competitive della qualità agroalimentare, della pesca, dell’ippica e mezzi tecnici di produzione »; 2 milioni per il programma « Vigilanza, prevenzione e repressione frodi nel settore agricolo, agroalimentare, agroindustriale e forestale »). (…) Per ciò che attiene all’analisi dello stato di previsione della spesa del MIPAAF per centri di responsabilità (CDR), ricorda che i CDR del Ministero, nell’anno 2020, sono stati quattro:- Gabinetto e uffici di diretta collaborazione all’opera del Ministro;- Dipartimento delle politiche europee e inter- nazionali e dello sviluppo rurale;- Dipartimento delle politiche competitive della qualità agroalimentare, della pesca e dell’ippica;- Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF). La realizzazione di ciascun programma di spesa è affidata ad un unico Centro di Responsabilità amministrativa. Esaminando le spese per Centri di responsabilità, si evince che le dotazioni definitive in conto competenza sono assegnate ai seguenti CDR, nel seguente ordine di rilevanza: CDR 2. Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, che assorbe circa il 53,7 per cento del totale; CDR 3. Dipartimento delle politiche competitive della qualità agroalimentare, della pesca e dell’ippica, che assorbe circa il 43 per cento dell’intero stanziamento definitivo; CDR 4. Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari, che presenta circa il 2,9 per cento delle dotazioni definitive; CDR 1. Gabinetto e uffici diretta collaborazione all’opera del Ministro, che assorbe circa lo 0,4 per cento degli stanziamenti definitivi”, ha detto in XIII Commissione Agricoltura Filippo Gallinella (M5S), presidente. “La missione che assorbe la quasi totalità delle risorse del Ministero (circa il 98,3 per cento degli stanziamenti definitivi di competenza) è la missione 9 « Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca », che presenta nel 2020 uno stanziamento complessivo – nel bilancio dello Stato – di circa 2.073,3 milioni di euro (lo stanziamento definitivo per la predetta missione, nel 2019, era stato di 1.047,9 milioni di euro). In particolare: (…) Con riferimento al programma « Politiche competitive della qualità agroalimentare, della pesca, dell’ippica e mezzi tecnici di produzione », questo è relativo alle politiche nazionali e, in particolare, delle filiere di produzione, del settore della pesca e dell’ippica, e vede assegnate risorse definitive, per il 2020, pari a circa 886,9 milioni di euro (nel 2019, erano circa 488,2 milioni di euro), pari a circa il 42,8 per cento degli stanziamenti della missione”, ha aggiunto. “Come già anticipato, in base alla rior- ganizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali determinata dall’articolo 1 del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, che ha ritrasferito le funzioni in materia di turismo dal dicastero agricolo a quello culturale, nella legge di bilancio 2021 e nel disegno di legge di assestamento 2021, per quanto concerne lo stato di previsione della spesa del MIPAAF, sono quattro i centri di responsabilità amministrativa: Gabinetto e uffici di diretta collaborazione all’opera del Ministro;- Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale;- Dipartimento delle politiche competitive della qualità agroalimentare, della pesca e dell’ippica”, ha continuato. cdn/AGIMEG