Regioni al fianco delle imprese colpite dall’Emergenza Coronavirus. Lazio, Friuli Venezia Giulia e Sicilia si mobilitano per assicurare liquidità alle aziende

Le Regioni continuano a lavorare e varare misure per sostenere le imprese colpite dall’emergenza Coronavirus. In Friuli Venezia Giulia, il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità il disegno di legge n. 85 “Ulteriori misure urgenti per far fronte all’emergenza epidemiologica da COVID-19″, recante importanti misure finalizzate a fronteggiare l’emergenza Coronavirus. La legge mira a evitare che i ritardi e gli impedimenti causati dall’emergenza Coronavirus si ripercuotano sui procedimenti contributivi e amministrativi, inoltre interviene a sostegno delle famiglie, dei lavoratori e delle imprese del Friuli Venezia Giulia. Per quanto concerne il sostegno alle imprese, si prevede l’estensione alle imprese artigiane dei contributi, anche in forma di credito di imposta, già previsti dalla legge regionale 3/2020 per le imprese dei settori ricettivo, turistico e del commercio, nonché l’intervento a sostegno delle aziende della Regione, prevedendo l’erogazione di contributi sulla base della sola presentazione della domanda e delegando ai Centri di assistenza tecnica per le imprese artigiane (CATA) e alle Imprese del terziario (CATT FVG) le funzioni amministrative riguardanti la concessione dei contributi. La legge prevede l’attivazione di un programma di interventi straordinari denominato “Programma Anticrisi COVID-19” per sostenere le esigenze di liquidità corrente del sistema produttivo agricolo e agroalimentare nella situazione di difficoltà economica e finanziaria conseguente all’emergenza COVID-19. La normativa a favore del sistema produttivo agricolo prevede inoltre una moratoria delle rate dei finanziamenti in essere del Fondo, da realizzarsi a favore delle imprese con modalità diverse rispetto alle classiche sospensive, in modo da non privare il Fondo dei rientri indispensabili al prosieguo dell’attività. La norma, di fatto, demanda a un tavolo negoziale tra la Regione e il sistema creditizio la definizione di un meccanismo attraverso il quale le banche, pur concedendo alle imprese la sospensiva delle rate, verserebbero comunque al Fondo gli importi corrispondenti alle quote di ammortamento sospese, ricevendo per questo un compenso.

Nel Lazio tredici delibere della Giunta regionale per affrontare le prime settimane dell’emergenza Covid-19, il loro impatto sui conti della Regione, nonché i provvedimenti da adottare sono stati al centro dell’audizione con l’assessore al Bilancio Alessandra Sartore, in quarta commissione Bilancio, programmazione economico-finanziaria, partecipazioni regionali, federalismo fiscale, demanio e patrimonio, presieduta da Fabio Refrigeri (Pd), riunitasi per la prima volta in modalità telematica ieri nel pomeriggio. Dalle misure a favore di micro, piccole e medie imprese, che hanno ottenuto il via libera dall’undicesima commissione con alcune osservazioni, alla sospensione dei pagamenti della tassa di circolazione, dalle misure di sanificazione delle sedi regionali alle linee guida per la gestione dei servizi socio assistenziali, le delibere della Giunta regionale intervengono in diversi campi. “Il bilancio di previsione deve essere riscritto, per reperire risorse da fare arrivare tempestivamente a famiglie e imprese, perché ci sono ditte artigiane sul lastrico, persone che non possono fare la spesa”, ha sottolineato Antonello Aurigemma (FdI). “Le risorse devono essere concentrate sul tessuto produttivo di questa regione, partendo da questo principio: devono servire a dare liquidità alle famiglie e alle imprese”, ha aggiunto. Nel Lazio è stato approvato il Pronto Cassa, provvedimento con cui vengono messe in campo delle iniziative a sostegno della liquidità di imprese e liberi professionisti del Lazio. Provvedimenti che, nel loro insieme, a regime, porteranno a mobilitare circa 450 milioni di euro. La prima misura è rappresentata dall’istituzione di un “Fondo Rotativo per il Piccolo Credito” di 55 milioni di Euro. Sarà operativo entro la prima decade di aprile grazie alla piattaforma “Fare Lazio” per ottenere prestiti di 10mila euro a tasso zero da restituire in cinque anni con un anno di preammortamento per far fronte alle esigenze di liquidità alle Aziende e Partite IVA. Destinatari dei finanziamenti erogati a valere sulla Sezione V “Emergenza COVID-19 – Finanziamenti per la liquidità delle PMI” del Fondo Rotativo Piccolo Credito sono le micro, piccole e medie imprese (MPMI), inclusi i liberi professionisti, i consorzi e le reti di impresa, la cui attività imprenditoriale è stata danneggiata dall’emergenza COVID-19. Possono presentare domanda le MPMI costituite da almeno 36 mesi, che hanno sede operativa nel Lazio e operanti in tutti i settori, ad esclusione di quelli considerati ‘non etici’, come ad esempio il gioco.

“Con il blocco delle attività produttive causato dall’emergenza Covid-19 occorre pensare all’immediato futuro attraverso misure di sostegno e rilancio per le PMI presenti nel territorio siciliano. L’universo delle piccole e medie imprese rappresenta il motore grazie al quale la comunità ha potuto costruire le sue fondamenta. Per tali motivazioni sarebbe opportuno, ad esempio, dare liquidità alle imprese iscritte in Sicilia alle Camere di commercio in regola con il Durc ed esistenti da almeno due anni, concedendo prestiti da restituire in dieci anni senza interessi o garanzie da certificare. Prestiti a tasso zero, dunque, attraverso Irfis rivolti alle PMI siciliane che si impegnano a non licenziare, esonerandole dal pagamento dei contributi di coloro che assumono. Quella che stiamo vivendo è una guerra per cui bisogna programmare già da oggi la ripartenza, che non può prescindere dal sostenere concretamente le attività produttive”, ha detto Vincenzo Figuccia, deputato Udc all’Assemblea Regionale Siciliana. cdn/AGIMEG