Presentato protocollo alla Regione Sicilia per la riapertura delle sale scommesse e della aree gioco. Ecco il documento

Con lo slogan #iodicobasta, sono scesi ieri in piazza a Palermo tantissimi lavoratori del settore del gioco pubblico. Nella diretta su Agimeg si è sentito ben distintamente il grido “vogliamo solo lavorare”, diritto sacrosanto delle migliaia di lavoratori e famiglie oggi senza alcun sostegno. Al termine della manifestazione gli organizzatori sono stati ricevuti presso la regione Sicilia da parte del vicario del Governatore Nello Musomeci. L’incontro si è svolto con molta cordialità dove gli organizzatori hanno elencato problematiche quali mancata apertura, discriminazione del settore bancario, tasse in aumento e prodotto una proposta di linee guida anti-contagio per gli esercizi autorizzati ai sensi dell art 88. Si tratta delle indicazioni, presentate da Ivan Pirrone (esercente agenzia scommesse e organizzatore), Leonardo Giorlando (esercente scommesse e organizzatore), Francesco Cannatella (tributarista di Palermo) e Giuseppe Tata (dipendete dsala bingo di Siracusa), da adottare per poter ritornare a lavorare in sicurezza e salvaguardare i nostri dipendenti e i nostri clienti. Il vicario ha apprezzato la produzione e si è impegnato a discuterla nella prossima conferenza Stato-Regioni.

Il protocollo per la riapertura

Ecco il protocollo presentato alla Regione
Le presenti indicazioni si applicano alle Agenzie di Scommesse ed alle aree di gioco, in relazione alle scommesse a quota fissa sui giochi pubblici.
Art. 1 Il titolare informa i propri dipendenti, sulla base delle mansioni e dei contesti lavorativi, delle misure adottate sul corretto utilizzo dei dispositivi ai fini della prevenzione della diffusione del covid 19.
Art. 2 L’ingresso al locale è consentito solo se muniti di mascherina chirurgica. Riorganizzare gli spazi per garantire l’accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone (anche nelle code di accesso) e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione dei componenti dello stesso nucleo familiare o conviventi o per le persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Detto aspetto afferisce alla responsabilità individuale.
Art. 3 All’ingresso dei locali dovranno essere posizionati locandine che informino clienti e dipendenti sulle disposizioni delle autorità in merito ai rischi del covid 19. Bisogna garantire un’adeguata informazione e sensibilizzazione degli utenti sulle misure igieniche e comportamentali utili a contenere la trasmissione del SARS-CoV-2, anche facendo appello al senso di responsabilità individuale. I messaggi devono essere comprensibili ad eventuali utenti di altra nazionalità e possono essere veicolati attraverso apposita segnaletica e cartellonistica, invio di informative agli iscritti, promozione e rinforzo del rispetto delle misure igieniche da parte del personale addetto. Riorganizzare gli spazi, i percorsi e il programma di attività in modo da assicurare il mantenimento della distanza interpersonale di almeno 1 metro. Sono fatte salve le eccezioni previste dalle normative vigenti, la cui applicazione afferisce alla responsabilità dei singoli.
Art. 4 Il locale dovrà essere dotato di detergente per le mani sia all’ingresso che in più punti all’interno. È necessario rendere disponibili prodotti per l’igiene delle mani per gli utenti e per il personale in più punti delle aree, prevedendo l’obbligo di utilizzo da parte degli utenti prima dell’accesso ed all’uscita .
Art. 5 Le postazioni dedicate al ricevimento degli utenti possono essere dotate di barriere fisiche (es. schermi). La disposizione dei posti a sedere dovrà garantire il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro, sia frontalmente(in assenza di schermi) che lateralmente.
Art. 6 Garantire la frequente pulizia di tutti gli ambienti e con regolare disinfezione delle superfici toccate con maggiore frequenza (es. banchi, tavoli, piani d’appoggio, corrimano, interruttori della luce, pulsanti, maniglie di porte e finestre, attrezzature, giochi, servizi igienici, docce, spogliatoi ecc). Le postazioni di gioco messe a disposizione degli utenti dovranno essere sanificate ogni qualvolta cambia l’utente o in alternativa gli utenti hanno l’obbligo di utilizzo dei guanti. Le postazioni di gioco dovranno essere a 1 metro di distanza ciascuna, oppure in alternativa dovranno essere divise da schermi protettivi alti almeno 1,40 metri.
Art. 7 L’ingressi dei locali dovrà essere contingentato in modo da garantire il distanziamento minimo di almeno 1 metro tra gli utenti.
Art 8 Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria; se ciò non fosse tecnicamente possibile, vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e in ogni caso va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati, secondo le indicazioni tecniche di cui al documento dell’Istituto Superiore di Sanità. es/AGIMEG