Regione Lazio, Simeone (FI): “Chi governa la Regione Lazio volta le spalle agli operatori del settore del gioco e alla responsabilità”

La commissione Bilancio del Consiglio regionale del Lazio è al lavoro sull’esame del collegato alla legge di stabilità. L’articolo 7 della seguente normativa riguarda le modifiche alla legge regionale 5 agosto 2013, n. 5, “Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (GAP)”. In particolare sostituisce la parola “diciotto” con “trenta” al seguente articolo: “Gli esercenti che, alla data di entrata in vigore della presente disposizione, gestiscono apparecchi per il gioco d’azzardo collocati all’interno di esercizi pubblici commerciali o di sale da gioco si adeguano, entro i diciotto mesi successivi a tale data, a quanto previsto all’articolo 4, anche attraverso la rimozione degli apparecchi stessi, in coerenza con quanto stabilito nell’Intesa sancita dalla Conferenza unificata del 7 settembre 2017 concernente le caratteristiche dei punti di raccolta del gioco pubblico”. Due emendamenti, che non hanno ricevuto voto favorevole, a firma Giuseppe Simeone (FI), Orlando Angeli Tripodi (Lega), Fabrizio Ghera (FdI) chiedevano una proroga di ulteriori 12 mesi, rispetto a quanto previsto dalla giunta regionale nella proposta di legge, per adeguarsi a quanto stabilito dalla normativa regionale e l’istituzione di un tavolo interistituzionale per l’allineamento dei pubblici esercizi alla legge sul gioco.

“Non posso che esprimere massima insoddisfazione per la decisione della giunta e della maggioranza che guida la regione Lazio ai due emendamenti, che ho presentato quale primo firmatario, insieme ai capigruppo di Lega e Fratelli d’Italia, al cosiddetto Collegato al bilancio 2021, in discussione in queste ore nella commissione consiliare competente, per dare risposte immediate e certe agli operatori del settore del gioco pubblico.
Gli emendamenti hanno recepito il grido d’allarme degli operatori del settore a cui di fatto, con questa scelta, la Regione Lazio volta ufficialmente ed inspiegabilmente le spalle.
Il primo, puntava a prorogare di ulteriori 12 mesi, rispetto a quanto previsto dalla giunta regionale nella proposta di legge sul cosiddetto Collegato al Bilancio, il termine per adeguarsi a quanto stabilito dalla normativa regionale vigente in materia.
Con il secondo, invece, al fine di definire in modo chiaro le tempistiche per l’adeguamento dei pubblici esercizi che gestiscono apparecchi per il gioco lecito collocati all’interno di esercizi pubblici commerciali o di sale da gioco, a quanto previsto dalla legge regionale del 2013, concernente “ Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (GAP)” e alla normativa vigente in materia, si dava mandato alla Regione Lazio di istituire, entro 30 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, un tavolo interistituzionale, presieduto dalla struttura regionale competente, a cui prendono parte gli enti locali, le aziende sanitarie locali (ASL), una rappresentanza delle associazioni di categoria e dei lavoratori del settore del gioco pubblico, le associazioni antimafia, le associazioni di volontariato, le associazioni familiari e i soggetti del terzo settore.
Prendiamo atto che il senso di responsabilità che eravamo convinti l’istituzione Regione dovesse mostrare è stato completamente disatteso e senza alcuna valida ragione a sostenere il rigetto di queste proposte che, ripetiamo, nascevamo proprio a seguito dell’ascolto degli operatori del settore.
Dove non c’è gioco legale c’è il mercato sotterraneo che prende spazio.Dove non ci sono garanzie per il gioco legale non ci sono occupazione, ci sono famiglie abbandonate a se stesse e imprese che stentano a sopravvivere.
Non ci fermeremo certo qui e ripresenteremo questi emendamenti non per capriccio ma nel rispetto di un settore, quello del gioco lecito, riconosciuto, che contribuisce tra l’altro ad arginare la criminalità organizzata, che rischia il “game over” a causa del disinteresse di Zingaretti e della sua maggioranza”. E’ quanto ha detto il consigliere della Regione Lazio Giuseppe Simeone (FI). Ecco gli emendamenti presentati al Collegato dal consigliere:

Emendamento 60

Al comma 1 dell’articolo 7 (Modifiche alla Legge Regionale 5 agosto 2013, n.5, “Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (Gap)”) della P.L 294 del 19 maggio 2021, la parola “trenta” è sostituita dalla seguente “quarantadue”.

Giuseppe Simeone (FI)

Orlando Angeli Tripodi (Lega)

Fabrizio Ghera (FdI)

Emendamento 63

Dopo il comma 1 dell’articolo 7 (Modifiche alla Legge Regionale 5 agosto 2013, n.5, “Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (Gap)”) della P.L 294 del 19 maggio 2021, si aggiunge il seguente “comma 2.”:

“2. Dopo il comma 2 dell’articolo 11bis della L.R. N.5/2013 si aggiunge il seguente comma “2bis. “al fine di definire in modo chiaro le tempistiche per l’adeguamento dei pubblici esercizi che gestiscono apparecchi per il gioco lecito collocati all’interno di esercizi pubblici commerciali o di sale da gioco, a quanto previsto dalla L.R. 5 agosto 2013, N.5, “Disposizioni per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico (Gap)” e alla normativa vigente in materia, la Regione Lazio istituisce, entro 30 giorni dell’entrata in vigore della presente legge, un tavolo interistituzionale, presieduto dalla struttura regionale competente, a cui prendono parte gli Enti Locali, le aziende sanitarie locali (Asl), una rappresentanza delle associazioni di categoria e dei lavoratori del settore del gioco pubblico, le associazioni antimafia, le associazioni di volontariato, le associazioni familiari e i soggetti del terzo settore”.

Giuseppe Simeone (FI)

Orlando Angeli Tripodi (Lega)

Fabrizio Ghera (FdI)

cdn/AGIMEG