Regione Campania, approvato Testo unico su gioco d’azzardo con distanziometro a 250 metri. Ciaramella (PD): “Devono essere tutelati i giocatori ma anche chi opera nella legalità”

Con 32 voti a favore e 3 astenuti il Consiglio regionale della Campania ha approvato il Testo Unificato “Disposizioni per la prevenzione e la cura del disturbo da gioco d’azzardo e per la tutela sanitaria, sociale ed economica delle persone affette e dei loro familiari”. Respinti gli emendamenti presentati dal M5S relativi all’aumento del distanziometro da 250 a 500 metri, all’introduzione di circoli pensionati e anziani tra i luoghi sensibili, e all’introduzione di un’ulteriore autorizzazione comunale aggiuntiva per gli esercenti che volessero installare nuovi apparecchi. Secondo quanto dichiarato da Maria Antonietta Ciaramella (PD) “il testo rappresenta è il risultato più avanzato nella tutela del lavoro e delle attività lecite, oltre che della tutela dei giocatori. Questo lavoro, che è stato approvato in commissione bilancio e sanità all’unanimità, è una sintesi virtuosa che mira a ridurre il fenomeno del gioco d’azzardo patologico, un problema di salute pubblica alla luce delle conseguenze per l’individuo e i suoi familiari, con l’elevato rischio di entrare in contatto con le organizzazioni criminali, e punta a rafforzare la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione dei giocatori malati, come qualsiasi altra dipendenza. In Campania si contano 1500 cittadini presi in carico dalle Asl, per questo serviva un quadro normativo moderno ed efficace di assistenza e prevenzione primaria per le persone a rischio, tutelando le fasce più deboli e i minori. La proposta di legge introduce una disciplina organica dell’attività del gioco d’azzardo, in risposta alla legge regionale 16/2014, con una maggiore coerenza rispetto alle diverse leggi comunali, coinvolgendo anche gli operatori del settore. Si ripristina l’osservatorio regionale con il fondo di prevenzione di contrasto e cura che beneficerà anche del fondo nazionale, oltre a introdurre un registro degli inibiti al gioco e un numero verde, con normative stringenti in tema di divieto di pubblicità. Per quanto riguarda luoghi sensibili e limiti orari, si è cercata una soluzione equilibrata, più rigorosa rispetto a quella della conferenza Stato Regioni da cui siamo partiti, ma non punitiva per gli operatori legali, con l’obiettivo di contrastare il gioco illecito. In merito al distanziometro, a 250 metri, abbiamo accolto la possibilità per le attività già esistenti di delocalizzare entro un anno, per dare risposta alle esigenze concrete di tutela dell’occupazione e salvaguardando attività preesistenti, a patto che si adeguino”. Critica l’opposizione, con la capogruppo del M5S Valeria Ciarambino che ha affermato: “Ritiro la firma da questo provvedimento, è una risposta solo parziale al problema. Questa regione non ha bisogno di intervenire su quello che sarà, quello che c’è già sta producendo conseguenze drammatiche, questa legge è ipocrita”. Pronta la risposta della consigliera Ciaramella (PD): “In questo testo c’è grande attenzione al presente sulla presa in carico in caso di cura, sulla necessità di coinvolgere famiglie e coinvolgere il gioco lecito. Non si possono rendere delinquenti coloro che non lo sono, chi lavora nella legalità deve essere tutelato”. cr/AGIMEG