Puglia. Solero (ass. Pol. Sociali Lecce): “Il nord Salento, tra le principali aree a rischio gap”

“La Regione Puglia investa sulla prevenzione e regolamenti la locazione e la diffusione dei locali di offerta da gioco. Non si può essere condizionati dal piano di rientro in eterno e dalla spesa sanitaria necessaria per curare la dipendenza da gioco patologico. Prevenire è meglio che curare”. A parlare è Filomena D’Antini Solero, Assessore alle Politiche sociali e alle Pari opportunità del comune di Lecce. Per la Solero spiega che la Provincia di Lecce ha osservato la diffusione del fenomeno nel Salento e oggi mette a disposizione i suoi dati per avviare una campagna di prevenzione. L’assessore tratteggia il fenomeno nel Salento: “Il gioco d’azzardo legale in Provincia di Lecce presenta, dal lato dell’offerta, un’ampia diffusione territoriale tra i 97 Comuni che compongono il territorio salentino.  Una mappatura sui punti di raccolta delle differenti tipologie di giocate rivela come alcuni Comuni della Provincia di Lecce offrano, più di altri, maggiori opportunità per i giocatori d’azzardo legale In particolare, il nord-ovest del territorio Salentino presenta una maggiore concentrazione dell’offerta di gioco d’azzardo: i Comuni maggiormente interessati da tale fenomeno risultano essere il Capoluogo Lecce (489) ed i Comuni di Nardò (169), Galatina (133) e Gallipoli (123). Nel dettaglio, in virtù dei dati reperiti dai punti vendita, dalla superficie dei singoli Comuni e dalla popolazione dai 14 anni in poi residente in provincia di Lecce, è possibile concludere che le principali aree a rischio risultano essere: il nord Salento, ed in particolare il Comune Capoluogo Lecce; la fascia costiera ad ovest del Salento, ed in particolare i Comuni di Porto Cesareo, Nardò, Gallipoli, Taviano; alcuni Comuni ad est del Salento, quali Diso, Poggiardo, Muro Leccese, Melpignano”, prosegue D’Antini Solero. “In ultimo si osservi che, la mappatura realizzata non tiene conto del fenomeno del gioco d’azzardo legale on line, un fenomeno in costante ascesa e difficile da monitorare con i tradizionali strumenti di rilevazione dei dati. Da qui la necessità di implementare le attività di cura e riabilitazione; di attivare un sistema tempestivo e costante di rilevamento epidemiologico dell’incidenza del fenomeno; di regolamentazioni più conservative e prudenziali nei confronti degli utenti, finalizzati a un maggior controllo dei gestori e dei concessionari di tali giochi; di valorizzare e promuovere ulteriormente le azioni di prevenzione e contrasto di gioco illegale e dell’usura collegata. In particolare” conclude l’assessore, ” è necessaria un’informazione preventiva sui rischi connessi al gioco d’azzardo patologico presso le sale da gioco; controllare e regolamentare meglio la pubblicità sul gioco d’azzardo legale introducendo soglie di massima; attivare interventi di supporto e di assistenza specifica per le persone affette da gambling patologico e loro familiari; supportare e promuovere ulteriormente il processo di repressione e contrasto all’illegalità e alla criminalità organizzata che si sono introdotte sia nel business del gioco illegale, che in quello dell’usura”. lp/AGIMEG