Piemonte, Milesi (Pres. Sapar Piemonte): “La ludopatia non si cura eliminando le slot”

“Finalmente hanno capito che non è togliendo il gioco legale che lo si elimina. Ho chiesto nelle varie audizioni di non discriminarci rispetto al resto d’Italia. Il Piemonte confina con regioni che hanno tutt’altro approccio verso il gioco di Stato. Ho chiesto che vengano salvaguardati i posti di lavoro dei lavoratori e di salvare la salute con interventi mirati, attraverso la formazione della popolazione e lo stanziamento di fondi. Giocare liberamente è la normalità alla quale si affianca una fetta esigua di persone che sconfina nel gioco patologico. Aiutarli si deve ma non dopo, bensì prima. La retroattività della legge era assurda perché non teneva conto degli investimenti e della inefficienza degli strumenti del distanziometro. Non ha senso parlare di distanze da luoghi sensibili quando si puo’ giocare online”. E’ quanto ha affermato su ‘Il Canavese’ Alessia Milesi, imprenditrice e presidente Sapar Regione Piemonte, commentando l’approvazione in Consiglio regionale della nuova legge sul gioco, che di fatto elimina la retroattività del distanziometro per le attività già esistenti.
“Purtroppo non abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi. Eliminando la retroattività della legge non sono ricompresi i locali generalisti ed è inspiegabile. Le macchine di cui stiamo parlando sono nate per i bar e prevedono una giocata da un euro e una vincita massima di 100 euro. Si auspica a livello nazionale un riordino del settore, perché per fare impresa non si può navigare a vista”, conclude la Milesi.
La situazione del Piemonte preoccupa tuttavia molti primi cittadini, tra cui Loredana Devietti, sindaco di Cirie’ (TO). “Si tratta di una legge che ufficialmente vuole normare questo settore e tutelare i cittadini più fragili, ma di fatto mette in alto un colpo di spugna contro le irregolarità e crea deroghe difficili da giustificare. Nel 2016 siamo stati uno dei primi Comuni ad emettere un’ordinanza contro il gioco d’azzardo. Il nuovo disegno di legge regionale è lesivo delle prerogative dei Comuni e riduce gli strumenti di prevenzione e di controllo”. Purtroppo si è deciso per una sorta di sanatoria”. lp/AGIMEG