Piemonte, audizioni sul gioco. Milesi (Sapar): “Chiediamo un approccio meno demagogico per tutelare imprese legali e lavoratori”

Riforma della legge sul gioco in Piemonte al centro delle audizioni odierne convocate dalle Commissioni Attività produttive, Sanità e Legalità in seduta congiunta, presieduta da Claudio Leone. Per Alessia Milesi, presidente dell’associazione Sapar per Piemonte e Valle d’Aosta “esiste una domanda lecita di gioco d’azzardo che solo in minima parte sfocia in patologia, ma la legge 9 del 2016 ha di fatto cancellato la possibilità di giocare in Piemonte con una norma retroattiva: attraverso l’inserimento del distanziometro e di nove tipologie di punti sensibili, rende impossibile trovare altre collocazioni. Chiediamo un approccio meno demagogico e più realistico alla questione, che va affrontata a 360 gradi e non solo andando a colpire chi gestisce le macchinette soft, le cosiddette Awp, perché togliendole dai bar il gioco continuerà e la domanda si orienterà allora verso forme di gioco più aggressive online, oppure verso il gioco illegale. La strada giusta non è distruggere l’imprenditoria del territorio, con la conseguente perdita di posti di lavoro, ma bisogna lavorare sull’informazione e sulla formazione dei cittadini, a partire dai giovani, rendendoli capaci di un approccio più consapevole e maturo al gioco”. Milesi ha sottolineato come sia necessario anche non discriminare il comparto del gioco legale del Piemonte rispetto a quello delle altre regioni. cr/AGIMEG