Penali slot, sen. Minzolini (FI) torna sull’assenza del danno erariale: “Palesemente errata la spiegazione di Delrio, Governo fornisca risposte adeguate”

“Il Governo approfondisca il contenuto della risposta resa, al fine di fornire informazioni adeguatamente motivate”. E’ quanto chiede il senatore Augusto Minzolini (FI) con una nuova interrogazione a risposta scritta sulla vicenda delle maxipenali newslot, e sulle dichiarazioni del Colonnello Rapetto. Questi infatti avrebbe asserito di aver appreso dal giudice Marco Smiroldo – Procuratore regionale presso la Corte dei Conti che condusse le indagini in primo grado – che gli accertamenti condotti avrebbero dimostrato l’assenza di un danno erariale. Minzolini aveva già presentato nelle scorse settimane un’interrogazione scritta, chiedendo  al Governo “di attivarsi affinché l’organo competente verifichi la sussistenza dei presupposti per l’eventuale esercizio dell’azione disciplinare dinanzi al Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti”. Secondo il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, tuttavia”Quanto affermato non trova riscontro negli atti della Corte dei Conti. Dalla banca dati delle vertenze della Corte dei Conti, infatti, risulta che il procedimento istruttorio di responsabilità, citato nell’interrogazione, concernente “Riscossione e versamento del PREU (Prelievo erariale unico) sul gioco lecito mediante rete telematica new slot” è stato archiviato in data 16 febbraio 2012″. Nella nuova interrogazione, Minzolini, adesso bolla la risposta di Delrio come “palesemente erronea, del tutto illogica ed incomprensibile, ove si consideri che proprio all’indomani della presunta data del 16 febbraio 2012 è stata pronunciata, a seguito della citazione in giudizio promossa dal procuratore regionale presso la Corte dei conti, dottor Marco Smiroldo, per i fatti riportati nella citata interrogazione, la sentenza della Corte dei conti Sez. Lazio n. 214 depositata il 17 febbraio 2012, con la quale i 10 concessionari di Stato sono stati condannati al pagamento di complessivi 2,5 miliardi di euro, avverso cui pende appello, inequivoca dimostrazione che contrariamente a quanto riferito dal sottosegretario di Stato il procedimento istruttorio non era stato affatto archiviato”. E il senatore forzista chiede quindi al Governo “quali iniziative voglia intraprendere, nell’ambito delle proprie competenze, e quali orientamenti intenda esprimere in riferimento a quanto esposto, per porre rimedio all’erronea risposta fornita al precedente atto di sindacato ispettivo”.gr/AGIMEG