Papalia (Fiegl): “Settore del gioco al collasso, 60mila lavoratori rischiano il posto. Necessaria una data per la ripartenza”

“L’Italia è uscita dal lockdown, ma desideriamo una data per la ripartenza delle attività. Molti dei nostri associati, purtroppo, non potranno riaprire a causa delle difficoltà economiche”. E’ quanto ha sottolineato Stefano Papalia, presidente della Federazione Italiana Esercenti Gioco Legale, in un incontro con la stampa. Riguardo la tassa sulle scommesse sportive relativa al Fondo Salva Sport: “Sarà un colpo davvero duro per le piccole realtà. Lo 0,50% sugli incassi sembra un importo limitato e invece peserà molto sui conti delle aziende”. La Fiegl ha lanciato una campagna rivolta alle istituzioni che terminerà il prossimo 15 giugno: “Il primo passo è la pagina uscita sul Corriere della Sera. Non sappiamo ancora se il 15 si potrà ripartire, non abbiamo certezze, ma non ragioniamo oltre quella data. Anche lo Stato deve sapere che con i locali chiusi perderà 11 miliardi annui di entrate. Ci sono 60mila lavoratori che soffrono in silenzio e rischiano il proprio lavoro e le piccole imprese che continuano ad investire sulla propria attività”, ha concluso. lp/AGIMEG