Palmieri (candidato Senato del Mir) “I grandi operatori di gioco stanno schiacciando le piccole aziende”

Raffaele Palmieri, presidente del Sicon e candidato per il Senato del Mir ha illustrato durante la convention a Caserta gli impegni più urgenti che porterà al Parlamento. “Il primo sarà quello di portare avanti l’identità di questo settore. Rappresentiamo tutta la rete della filiera di mezzo. Ci sono i “big player”, ovvero le grandi concessionarie, poi gli esercenti e infine i piccoli e medi imprenditori, quelli che fanno l’economia reale. I grandi player sono soggetti finanziari, sono in mano a banche, fondi e disprezzano il lavoro che facciamo noi sul territorio. Sono otto anni che combattiamo e tutto ciò che abbiamo ottenuto è stato possibile con la nostra forza. Trent’anni fa era tutto illegale, oggi grazie all’opera di Aams e dei concessionari sul territorio, il fenomeno dell’illecito è stato limitato. Purtroppo ci battiamo ancora contro la concorrenza sleale del mondo parallelo alla raccolta legale e quella dei big player. Ci sono settori che non hanno più la forza per la sussistenza economica, anche perché fino ad oggi per la politica dai giochi deve arrivare qualsiasi tipo di finanziamento. Io vorrei fare un’altra proposta. Chiederemo che almeno il 50% di quello che producono le aziende del gioco rimanga all’interno delle regioni per aiutare lo sviluppo delle aziende stesse. Questo sarà il mio primo impegno. E anche il Mir ha come obiettivi di cambiare certe situazioni. Questa è l’occasione perché il settore utilizzi la politica e non il contrario. È la prima volta che un movimento politico si avvicina al nostro settore. Rappresentiamo un’attività produttiva, un eccellenza nel sud. Vogliamo prospettive per il futuro”. Ed a proposito di futuro, Palmieri si è soffermato anche sul grave momento che sta vivendo l’ippica italiana, settore che rischia di morire se non arriveranno aiuti concreti. “Stamattina a Napoli c’è stato l’ennesimo blocco degli ippici sulla Tangenziale. Quello ippico è un settore che vive una profonda crisi e che è stato preso in giro dalla politica. Ippodromi come quelli di Milano e Napoli chiudono dopo 80 anni di storia. Subito dopo le elezioni presenterò una proposta per salvare posti di lavoro nel settore ippico”. E sulla possibilità di mettere nuove tasse sui giochi, Palmieri ha ribadito: “Nuove tasse sì, ma solo su nuovi giochi, non da quelli che già ci sono”. sb/AGIMEG