Ordinanza Sicilia: in zona arancione riaperti ristoranti e bar. “Stesse misure vanno applicate anche alle attività di gioco”

Con un’ordinanza il presidente della regione Sicilia, Nello Musumeci, riapre ristoranti e bar nei Comuni in “arancione” perché aumentano le vaccinazioni. Si tratta di quattro Comuni in “zona arancione” per cui sono alleggerite alcune delle restrizioni. Consentendo così l’attività di ristorazione e somministrazione di alimenti e bevande, pur mantenendo il limite massimo di quattro persone al tavolo e l’obbligo di green pass per i locali al chiuso.
Il nuovo provvedimento consente anche la vendita di cibi e bevande da asporto pure ai clienti sprovvisti di certificazione verde, per i quali, comunque, permane il divieto di consumazione all’interno dei locali.
“Tenuto conto che nei quattro Comuni si è raggiunto il 70 per cento delle prime dosi di vaccino – sottolinea Musumeci – abbiamo ritenuto di poter allentare le misure precauzionali disposte in precedenza, per quanto sia ancora necessario uno sforzo della cittadinanza per raggiungere alte percentuali di immunizzazione. Solo se tutta la popolazione aderirà alla campagna di vaccinazione potremo arginare la diffusione del virus ed evitare nuove chiusure di attività economiche”.

“Da domani, 1 Settembre, sarà in vigore la nuova ordinanza del Presidente della Regione che, visto il significativo aumento dei soggetti vaccinati almeno con una dose, prevede la possibilità per bar e ristoranti di accogliere la clientela, pur mantenendo il limite massimo di quattro persone al tavolo e obbligo di green pass all’interno. Un plauso all’amministrazione Schembari che ha svolto un ruolo di rilievo organizzando le giornate straordinarie di vaccinazione”. E’ quanto ha detto l’on. Giorgio Assenza, Presidente dei Questori all’Ars. “Emanata questa ordinanza si consente a bar e ristoranti, tra le poche attività a portare il peso delle limitazioni, di poter lavorare. Auspico che le stesse misure di allentamento si applichino anche alle altre attività penalizzate, come palestre e centri scommesse. Non allentiamo però l’attenzione: il virus è sempre in agguato e i numeri dei contagi e dei ricoveri sono sempre allarmanti. Consentiamo alle categorie considerate a rischio di lavorare ma continuiamo a mantenere rigore e massima allerta”, ha concluso. cdn/AGIMEG