“Operazione Gambling”, Paglia (SEL): “Governo intervenga con una moratoria immediata sull’apertura di nuovi punti gioco”

“Si chiede di sapere come sia stato possibile che in Italia si sviluppasse una organizzazione criminale così ramificata in un campo teoricamente soggetto a concessione pubblica, senza alcun intervento da parte dell’autorità pubblica, esclusa la magistratura; e come sono state effettuate le dovute verifiche di competenza sulla società Betuniq; se alla luce di quanto verificatosi si ritenga di assumere immediatamente iniziative per modificare le procedure di controllo da parte delle autorità competenti sulla catena societaria di tutti i soggetti operanti nel settore del gioco d’azzardo; se non si ritenga di dover intanto assumere iniziative per una moratoria immediata sull’apertura di nuovi punti gioco, dopo che l’inchiesta ha dimostrato chiaramente come non esista una frontiera chiara fra gioco legale e illegale; come si intenda operare, per quanto di competenza, per impedire le infiltrazioni della malavita organizzata nelle gare del 2016”. Sono le richieste presentate in un’interrogazione a risposta scritta a prima firma dell’on. Paglia (SEL) ai Ministri dell’Economia e dell’Interno, in riferimento alle ultime vicende riguardanti l’operazione interforze “Gambling” che ha portato a 41 arresti. “In data 22 luglio 2015 grazie all’intervento della magistratura si svelano i rapporti diretti fra la ‘ndrangheta e la società Betuniq, attiva nel settore del gioco d’azzardo; tale società ha sede a Malta, ma poteva contare su una rete commerciale estesa in tutta Italia, tramite agenzie giochi e scommesse e CTD; si trattava in teoria di gioco online, che tuttavia attraverso conto fittizi intestati alla società permetteva il gioco in contante e quindi evasione fiscale e riciclaggio di denaro sporco; numerosi interventi di parlamentari e associazioni hanno sottolineato in tutti questi anni il rischio di legami fra criminalità organizzata e sistema del gioco d’azzardo legale, invitando quindi a maggiore vigilanza e controlli le autorità preposte, a partire da Agenzia delle dogane e dei monopoli” scrive Paglia nell’interrogazione. ” Fra le ipotesi degli inquirenti c’è anche la volontà del capofila dell’operazione Mariolino Gennaro di accumulare capitali per partecipare nel 2016 al bando per le concessioni di Stato; il Governo, a giudizio dell’interrogante, ha scelto di far cadere la possibilità offerta dalla delega fiscale di riformare il sistema del gioco d’azzardo legale in Italia” conclude Paglia. im/AGIMEG