Nota aggiornamento DEF, nel 2019 effettuati da ADM 46.729 controlli sui giochi ma nessun fenomeno di evasione fiscale

Al fine di garantire la legalità nel settore dei giochi, ADM effettua un periodico e mirato controllo degli esercizi che operano nel settore. Nel 2019 l’Agenzia ha effettuato 46.729 controlli. In gran parte, si è trattato di controlli sugli apparecchi da intrattenimento. E’ quanto si legge nella Relazione alla Nota di aggiornamento del DEF 2020 in materia di evasione fiscale, che evidenzia come “nel settore legale dei giochi non si riscontrano fenomeni di evasione fiscale correlati, giacché il necessario collegamento al “Totalizzatore nazionale” (per l’esercizio delle scommesse), ovvero alla “Rete telematica” (per la gestione degli apparecchi con vincita in denaro), consentono il riscontro – pressoché in tempo reale – dei volumi di gioco/scommesse praticati nelle singole tipologie esercitate dai concessionari e, quindi, della base imponibile soggetta a tassazione nonché dei versamenti dovuti ed eseguiti dai singoli soggetti d’imposta. Tuttavia, tenendo separate le questioni afferenti al riciclaggio e alla possibile infiltrazione criminale nel circuito dei “Giochi pubblici” (fenomeni tenuti sotto controllo da tutti i soggetti istituzionalmente deputati), nel circuito permangono aree di evasione connesse all’esercizio illegale delle diverse attività di gioco.

Per quanto concerne il divieto di gioco ai minori, “nel 2019 sono stati effettuati 26.929 controlli. Sono stati sospesi 39 esercizi per violazione delle disposizioni a tutela dei minori, segno ancora di un fenomeno esistente nei confronti del quale l’Agenzia ha messo una efficace azione di contrasto al gioco minorile. Nella pianificazione del numero dei controlli nel settore dei giochi da svolgere sul territorio nazionale, si è tenuto conto della concentrazione degli esercizi, del diverso grado di pericolosità rilevato dagli esiti delle verifiche effettuate nell’anno precedente e delle risorse disponibili presso ciascun Ufficio. Nel corso dell’anno, sono stati monitorati costantemente gli esiti dei controlli e definite le priorità di intervento”.
“Nel settore dei giochi – prosegue la Relazione – verrà ulteriormente sviluppato il sistema di monitoraggio dell’offerta attraverso l’evoluzione della “banca dati sui giochi” e l’integrazione con i sistemi delle altre Autorità coinvolte; ciò al fine di verificare l’andamento dei volumi di gioco e la relativa distribuzione sul territorio nazionale, con particolare attenzione alle aree più soggette al rischio di concentrazione di giocatori affetti dal disturbo da gioco d’azzardo. Inoltre, sarà promossa attività di studio e analisi per la formulazione di proposte normative per contribuire all’attuazione di quanto previsto dalla L. 96/2018 per la realizzazione di una complessiva riforma in materia di giochi pubblici in modo da assicurare l’eliminazione dei rischi connessi al disturbo da gioco d’azzardo e contrastare il gioco illegale e le frodi a danno dell’Erario; Verrà rafforzata l’attività di controllo sul divieto di gioco ai minori, anche in cooperazione con le Forze dell’ordine, con particolare riferimento al controllo sugli esercizi muniti di meccanismi idonei ad impedire ai minori di età l’accesso al gioco, quali il corretto funzionamento di quello finalizzato all’utilizzo della tessera sanitaria.

Nel contrasto all’evasione la GDF “fornisce il proprio contributo per arginare la diffusione del gioco abusivo via internet: a tal fine viene effettuato un continuo monitoraggio del web, volto all’individuazione di condotte illecite e alla verifica dell’avvenuta inibizione dei siti di gioco non autorizzati. In questo ambito, il Corpo ha complessivamente effettuato 6.334 interventi, di cui 1.208 irregolari, riscontrando 1.883 violazioni e procedendo alla verbalizzazione di 12.318 soggetti. Sono state, altresì, concluse n. 157 indagini delegate dall’Autorità Giudiziaria. A seguito delle attività ispettive sono stati sottoposti a sequestro 1.794 apparecchi e congegni da divertimento e intrattenimento irregolari, in cui vengono ricompresi anche gli apparecchi terminali “Totem” nonché 641 punti clandestini di raccolta scommesse. Particolare attenzione è stata rivolta anche alla diffusione dei Centri di Trasmissione Dati (C.T.D.), canale privilegiato utilizzato dagli allibratori esteri sprovvisti di concessione statale e di licenza di pubblica sicurezza, per la promozione della raccolta in Italia di scommesse. Si tratta, in sostanza, di agenzie attive sul territorio nazionale che si pongono quali intermediari tra gli scommettitori e i bookmaker, con il compito di raccogliere le puntate del singolo giocatore, trasmettendo i dati, per via telematica, all’organizzatore estero privo di concessione”, conclude la Relazione. lp/AGIMEG