Movimento 5 Stelle, presentata alla Camera interrogazione per vietare slot e VLT

Numerosi deputati del Movimento 5 Stelle hanno presentato un’interrogazione in cui chiedono ai ministri della Salute e dell’Economia “quali azioni si intendano mettere in campo per recuperare i 98 miliardi di euro evasi e contrastare, in futuro, i fenomeni di evasione” e, “a fronte di un costo sociale così elevato e delle sempre più numerose patologie dovute al gioco d’azzardo, se non si ritenga opportuno assumere iniziative volte a vietare su tutto il territorio nazionale gli apparecchi quali slot machine, videolottery e i giochi d’azzardo online”. I deputati grillini ricordano che “secondo CONAGGA (Coordinamento nazionale gruppi per giocatori d’azzardo), a fronte di una netta riduzione dei risparmi delle famiglie e della spesa per alimenti a causa della crisi economica, nel 2011 è cresciuta la spesa sul gioco d’azzardo del 30 per cento rispetto al 2010 e che “secondo il CNR, il gioco d’azzardo coinvolge il 58,1 per cento dei maschi tra i 15 e i 19 anni e il 36,8 per cento delle ragazze”. Inoltre, si legge nell’interrogazione, “secondo le indagini della Guardia di finanza, ammonta ad oltre 98 miliardi di euro l’evasione fiscale di alcune società concessionarie di slot machine dei quali solo una minima parte è stata ad oggi recuperata. Il rapporto 2011 della Corte dei Conti dice che «il consumo dei giochi interessa prevalentemente le fasce sociali più deboli» e, secondo CONAGGA, gioca di più chi ha una minore scolarizzazione. Secondo una stima di CONAGGA, che tiene conto dei costi sanitari, dei costi indiretti e dei costi per la qualità della vita, i costi sociali complessivi causati in Italia dai giocatori d’azzardo patologici sono stimabili tra i 5,5 e i 6,6 miliardi di euro, andando perciò ad assorbire gran parte delle risorse incassate dall’erario. Isoldi che le famiglie spendono nei giochi vengono tolti dai consumi, provocando un danno indiretto per le casse dello Stato dovuto alla «mancata» IVA incassata, quantificabile, secondo CONAGGA, in 3,8 miliardi di euro ogni anno. Gli apparecchi, quali slot machine e videolottery, raccolgono il 54 per cento del fatturato complessivo e, grazie alle loro caratteristiche quali minore lasso di tempo fra una partita e l’altra, l’assenza di relazioni umane, la spazialità e temporalità diffusa e gli stimoli visivi e sonori, risultano essere i maggiori responsabili dell’instaurarsi di dipendenze; anche i giochi online, che raccolgono il 16 per cento del fatturato complessivo, presentano caratteristiche analoghe agli apparecchi”. rov/AGIMEG