Molteni (Lega): “Maggiori strumenti alle amministrazioni locali per limitare i locali dove si pratica il gioco”

Tutela dei soggetti più deboli e maggiori poteri alle amministrazioni locali per regolamentare e limitare la diffusione di gioco d’azzardo. E’ la richiesta fatta dall’onorevole della Lega Nord Nicola Molteni al Ministro dell’economia e delle finanze e al Ministro della salute.

 

“Il gioco d’azzardo – ha affermato Molteni nell’interrogazione presentata – è la terza industria italiana per fatturato e assicura all’erario entrate per 8 miliardi di euro; il gioco d’azzardo aumenta a dismisura i costi familiari e socio-sanitari poiché la ludopatia (patologia che coinvolge 2 milioni di persone) provoca alla collettività un danno calcolato tra i 5,5 e i 6,6 miliardi di euro;  dal 1o gennaio sale da gioco ed esercizi in cui vi sia offerta di giochi pubblici devono esporre il materiale informativo predisposto dalle aziende sanitarie locali, diretto a evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio dei servizi di assistenza dedicati alle persone con patologie correlate al gioco d’azzardo patologico (GAP);
al fine di prevenire i fenomeni di ludopatia e le varie forme di dipendenza connesse all’attività di gioco negli esercizi pubblici e 158 del 13 settembre 2012 (decreto commerciali, il decreto-legge n. Balduzzi), impone, a partire dal 1o gennaio 2013, ai «gestori di sale da gioco e di esercizi in cui vi sia offerta di giochi pubblici, ovvero di scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi», di esporre «il materiale informativo predisposto dalle aziende sanitarie locali, diretto a evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio dei servizi di assistenza pubblici e del privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate alla G.A.P.»:
il tentativo messo in atto dal Governo con l’emanazione del cosiddetto decreto Balduzzi, di regolamentare l’attività di comunicazione per scongiurare eventuali effetti negativi prodotti da un approccio al gioco non responsabile, non può che incontrare il più ampio consenso; recentemente diverse amministrazioni comunali sono intervenute  modificando i regolamenti comunali al fine di contenere la diffusione di locali dove si pratica il gioco;  le norme, studiate per disciplinare l’apertura di nuove sale giochi e l’installazione di    slot e apparecchiature simili in bar, circoli e ristoranti, sono state approvate all’unanimità nei vari consigli comunali;  i testi varati sono frutto di mesi di studio, da parte dei funzionari municipali, delle leggi su questa particolare materia. Lo Stato, infatti, considera le slot e i videopoker come «gioco lecito», non soggetto a limitazioni numeriche o territoriali. Per questo molte amministrazioni hanno escogitato alcune scappatoie», connesse alla tutela della salute, del lavoro e dei minori, per redigere un regolamento che non fosse in contrasto con le leggi nazionali”.

Molteni ha quindi chiesto “se il Governo sia a conoscenza della situazione e non intenda  assumere iniziative per predisporre una nuova disciplina omogenea del settore, che tuteli i soggetti più deboli e che dia alle amministrazioni locali gli strumenti per limitare e selezionare i locali dove si pratica il gioco”.

 

cd/AGIMEG