Miotto (Pd): “in scorsa legislatura fatti passi avanti per limitare diffusione gioco”

“Prima di chiamare in causa il Parlamento che si sarebbe reso responsabile di provvedimenti influenzabili o influenzati da qualche lobby, io voglio qui dirle, Presidente, che nella passata legislatura, noi abbiamo conosciuto due iniziative molto interessanti, due indagini conoscitive: la prima condotta dalla Commissione antimafia e la seconda condotta in Commissione affari sociali, promosse tra l’altro dal Partito Democratico, che si sono concluse con un lavoro importante condotto in sei mesi e che ha, alla fine, consentito al Governo di introdurre le prime norme che in Italia tendono a limitare la diffusione dei giochi d’azzardo”. Lo ha detto la deputata del Pd Anna Margherita Miotto, esprimendo l’auspicio “che venga fatta un’indagine sulle notizie che sono trapelate dal servizio televisivo a cui i colleghi hanno fatto riferimento, perché, qualora fossero vere e avessero un qualche fondamento, ovviamente sarebbero di una gravità straordinaria e spero che ne vengano colpiti gli autori. Per quanto ci sia stato il compito ed il ruolo svolto da una parte del Parlamento: ci sono a testimonianza del lavoro fatto atti ispettivi, emendamenti, iniziative come l’indagine conoscitiva”. Miotto ha inoltre ricordato “il lavoro importante che è stato fatto sul decreto Balduzzi, che ha introdotto per la prima volta nel nostro Paese il riconoscimento, nei livelli essenziali di assistenza, della dipendenza da giochi d’azzardo, che ha consentito di avviare un percorso che, purtroppo, avrà bisogno di ulteriori passaggi con i necessari finanziamenti ai SERT e ai SERD per curare i dipendenti dal gioco d’azzardo. E naturalmente ricordo l’iniziativa che alcune amministrazioni locali hanno già intrapreso a Pavia per modificare l’attuale normativa e consentire ai comuni, in particolare ai sindaci, un potere di regolamentazione che finora oggi, purtroppo, non è stato a loro accordato. Quindi è un’iniziativa legislativa che è assolutamente utile, interessante, che ci vedrà protagonisti, ma guai a fare di tutte le erbe un fascio“. rov/AGIMEG