Milleproroghe: Norma su pagamenti ippici, “non comporta effetti sui saldi di finanza pubblica”. Lo chiarisce il Servizio Bilancio del Senato

“Sulla proroga della gestione dirigenziale per pagamenti e riscossioni nel settore ippico (originariamente disposta, per il solo anno 2014, dalla legge di stabilità 2014),  non ci sono osservazioni, in considerazione del tenore chiaramente procedurale della norma, nonché delle rassicurazioni circa la piena “neutralità” della proroga acquisita nel corso dell’esame in prima lettura.  La norma non comporta effetti sui saldi di finanza pubblica”. E’ quanto riportato nella nota di lettura el Servizio Bilancio del Senato che accompagna il testo del Milleproroghe, ormai all’esame di Palazzo Madama per il varo definitivo, dopo aver ricevuto anche il parere favorevole della Commissione Affari Costituzionali. “La relazione annessa al ddl iniziale afferma che la disposizione proroga fino al 30 giugno 2015 la previsione di cui all’articolo 1, comma 298, della legge n. 147 del 2013 che autorizza il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali a effettuare le operazioni di pagamento e riscossione relative alle competenze dell’ex Agenzia per lo sviluppo del settore ippico (ASSI) trasferite al Ministero stesso ai sensi dell’articolo 23-quater del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, mediante l’utilizzo dei conti correnti già intestati alla medesima Agenzia, con successiva rendicontazione al termine dell’esercizio finanziario”, spiega il Servizio Bilancio. im/AGIMEG