Maroni a Letta, “coinvolgere Governo e Parlamento nella lotta al gioco patologico”

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio Enrico Letta, ai ministri Angelino Alfano e Anna Maria Cancellieri, ai 101 deputati e ai 49 senatori eletti in Lombardia per dire basta al gioco d’azzardo patologico. Insieme all’assessore al Territorio della Regione, Viviana Beccalossi, Maroni ha inviato ai rappresentanti delle istituzioni anche i testi del progetto di legge approvato dalla Giunta regionale e quello della proposta di legge al Parlamento, finalizzati a contrastare la ludopatia. “Fin dall’inizio del nostro mandato – spiega  Maroni – abbiamo deciso di dedicarci a una tematica che è sempre più una emergenza sociale. Per affrontare nel migliore dei modi e in termini incisivi questa materia sono necessarie anche iniziative del Governo e del Parlamento. Da qui l’idea di coinvolgere ministri, onorevoli e senatori della nostra regione”. “Le iniziative messe in campo da Regione Lombardia – afferma Viviana Beccalossi – stanno suscitando grandi aspettative e hanno ampiamente superato i confini della contrapposizione politica. Sappiamo però di poter intervenire solo in determinati ambiti e senza una netta presa di posizione del legislatore nazionale questa battaglia non si può vincere”. Il progetto di legge lombardo prevede, tra i punti principali, una distanza minima di 500 metri delle sale gioco dai luoghi sensibili; il coinvolgimento delle Asl e delle associazioni dei consumatori per le attività di prevenzione e cura; la sensibilizzazione dei titolari di apparecchi per il gioco, tramite corsi di formazione e il rilascio di un attestato che ne certifichi la conoscenza e il rispetto delle norme vigenti. La proposta di legge al Parlamento chiede inoltre l’adozione di ulteriori misure, come lo spegnimento a un’ora prestabilita dei server nazionali che consentono il gioco e l’inasprimento delle regole per impedire il gioco ai minori. “Siamo di fronte – conclude Viviana Beccalossi – a un fenomeno sociale preoccupante, con migliaia di giocatori cronici, secondo studi recenti il 25% dei quali sono casalinghe e il 17% pensionati. Inoltre, il 20% degli studenti italiani gioca frequentemente e il 12% è già a rischio ludopatia. Come ho ribadito nella lettera scritta giorni fa al presidente Napolitano, lo Stato non può rimanere indifferente”. rg/AGIMEG