Lettera aperta CGSS: “Presentata diffida Ufficiale al Governo per decisioni discriminatorie verso settore del gioco, pronti a scendere in piazza massivamente”

La Confederazione dei Gestori delle Sale Scommesse ha scritto una lettera aperta al giornalista televisivo Porro, intervenuto oggi nella diretta di Agimeg. “In prima istanza ci terrei a ringraziarLa a nome mio e di tutti i membri del direttivo della CGSS che stanno lavorando ininterrottamente questi giorni per ridare dignità ad un comparto totalmente (volontariamente) abbandonato dalle istituzioni. Soprattutto però, a nome degli oltre 180000 lavoratori del comparto gioco LEGALE e delle loro famiglie, che dal giorno 8 marzo ad oggi non hanno più un volto”, esordisce nella missiva Giuseppe Spirito, presidente CGSS. “La CGSS, confederazione della quale sono Presidente, ha prodotto in questi giorni una diffida Ufficiale al Governo per incostituzionalità dei Decreti e discriminazione del settore ed intende procedere per vie legali. Per questo, proprio oggi il nostro Ufficio Legale, ha fatto pervenire presso la Presidenza Del Consiglio Dei Ministri mezzo PEC, un atto che è finalizzato ad un ripensamento riguardo alla irragionevole sospensione delle attività di raccolta delle scommesse sportive aventi titolo autorizzatorio. Tale atto di diffida è corredato altresì di un protocollo contemplante misure di sicurezza anti contagio Covid19 da noi stessi stilato, perché oltre ad essere una categoria che ha le possibilità di lavorare in completa sicurezza, teniamo in primis alla nostra salute, a quella dei lavoratori e a quella degli avventori, nostri clienti. Siamo inoltre pronti a farne partire altri riguardanti: • eliminazione del codice etico bancario per la nostra categoria, • possibilita’ di accesso al credito, • abolizione del divieto di pubblicita’ contenuto nel Decreto Dignità • abolizione della nuova tassazione dello 0,50% inserita nell’ultimo decreto rilancio per finanziare le societa’ sportive, ritenuto totalmente anticostituzionale, • risarcimento degli affitti dei i nostri locali commerciali dall’inizio della fase2 che ha visto di fattola riapertura di tutte le attivita’ non essenziali, fino a totale riapertura, • contestazione al governo per procurato danno erariale allo stato, con esposto alla Corte dei Conti. Siamo per altro, pronti a scendere in piazza “massivamente” in linea con le altre associazioni di categoria, se continueremo ad avere risposte circostanziali da questo Governo circa la riapertura delle nostre attività”, conclude. cdn/AGIMEG